Recensione Huawei Freebuds 3 – Huawei non fa solo smartphone, è un colosso del tech che si applica in tantissimi rami, specialmente quello delle telecomunicazioni che è tuttora uno dei core aziendali, ma possiamo trovare tantissimi altri prodotti di consumo nel suo portfolio.

Nel settore audio per il momento non c’è stato un gadget davvero capace di imporsi, tanti dispositivi buoni come ce ne sono tanti, però oggi le cose potrebbero essere cambiate, con il classico “coniglio estratto dal cilindro” che risponde al nome di Huawei Freebuds 3, cuffiette true wireless eccellenti, capaci di far invecchiare di colpo le Apple Airpods 2 che hanno appena qualche mese sulle spalle.

Video recensione Huawei Freebuds 3

Come sono fatte

La notizia principale che dovete sapere è che le Huawei Freebuds 3 non sono di tipo in-ear, non assimilatele perciò alle Samsung Galaxy Buds o alle Apple Airpods Pro, entrambe in-ear.
Questa caratteristica le rende già particolari e decisamente apprezzate da tutti coloro, e sono tanti, a cui le cuffiette in-ear danno fastidio dopo un po’ di tempo.

Le cuffiette in-ear hanno un potere di isolamento acustico meccanico intrinseco nella loro struttura, che per forza di cose occlude con il classico “gommino” il condotto uditivo, questo porta il vantaggio di una qualità audio più elevata, bassi profondi e un suono più coinvolgente, lo svantaggio però è nel comfort di utilizzo e nel fatto che in molte situazioni essere isolati dal mondo non rappresenta un vantaggio.

Nel tempo il prodotto che si è imposto tra le cuffiette true wireless sono state le Apple Airpods di  prima e seconda generazione, il segreto è proprio nel fatto di non essere in-ear, una caratteristica che le rende particolarmente adatte all’utilizzo cittadino e a tutte le  situazioni in cui vengono sfruttati auricolari true wireless, tipicamente non quelle dell’ascolto musicale in ambiente tranquillo, ma piuttosto un misto di chiamate, note vocali, visione di video, ascolto di musica durante gli spostamenti cittadini, ambiente urbano che impone di tenere comunque i sensi attenti prestando attenzione a ciò che ci succede attorno.

Potremmo dire che mentre le cuffie in-ear si sposano bene con l’ascolto musicale in alta qualità, lo sport, il gaming e tutto ciò in cui l’isolamento acustico e la stabilità all’orecchio sono fattori positivi, le true wireless sono un prodotto in cui emergono altre necessità, per le quali il fatto di non isolare completamente dal mondo è un valore aggiunto.

Tutta questa premessa serve a farvi comprendere maggiormente il progetto delle Huawei Freebuds 3 e del perché ad oggi sono un prodotto praticamente unico nel suo genere.
Sono true wireless tecnologicamente avanzate, non in ear, con alcune caratteristiche che collegano i due mondi e mettono d’accordo quasi tutti, sono a fuoco, studiate per rispondere esattamente ai punti forti di un paio di auricolari Bluetooth.

Partendo dal design e dall’ergonomia, le prime caratteristiche che dovrebbero possedere delle cuffiette true wireless sono la comodità e la bellezza, entrambe perfettamente centrate da questo prodotto.
Sono disponibili in due colorazioni, nera e bianca, entrambe lucide e eleganti, con finiture cromate su alcuni elementi e una solidità costruttiva immediatamente percepibile.

Il case è una sfera schiacciata, un piccolo pancake elegantissimo e leggero, nonostante ospiti un modulo batteria da ben 410 mAh, si ricarica via wireless o tramite una porta type-c, ha solo un tasto quasi invisibile che serve per il reset, il coperchio è stabile, si può aprire con una sola mano e ospita molto saldamente le cuffiette grazie ad un incastro magnetico.

Le cuffiette sono eleganti, discrete e sottili, la forma è quella classica già vista sulle Airpods, sulla parte terminale dello stelo trova posto un microfono, protetto da una sovrastruttura cromata che lo protegge dal vento, costituendo un elemento di design funzionale.

Eleganza tecnica miniaturizzata

La batteria integrata in ogni cuffietta è da 30 mAh, sul corpo principale sono collocati un sensore di prossimità, un sensore per la conduzione ossea, le griglie di uscita audio e sfogo dell’aria, internamente il cuore pulsante è il nuovo chip Kirin A1, che muove i fili dei driver dinamici da 14 mm e del modulo Bluetooth 5,1 LE a bassa latenza.

Incredibile che dentro ad un oggetto così piccolo ci siano così tanti elementi, ma tutto ciò trova riscontro importante nelle performance di utilizzo quotidiano, sorprendenti sotto diversi punti di vista.

Soppressione del rumore attiva

L’unicità delle Huawei Freebuds 3 si completa con la soppressione attiva del rumore ambientale, che su cuffie non in-ear è merce rara.

Funziona bene, elimina buona parte del rumore di fondo ma senza una cancellazione totale, si tratta più che altro di rendere più ovattati i suoni, mantenendo ad esempio le frequenze tipiche del parlato, ma sopprimendo il brusio, il classico rumore di un incrocio cittadino, il suono costante di un treno o di un aereo quando ci si trova all’interno.

Il fatto di non essere in-ear, aiuta ad attenuare quasi del tutto l’effetto “sottovuoto” che si ha con le cuffie sovraurali, la sensazione che otterrete è decisamente confortevole e vi farà rendere conto di quanto sia importante l’inquinamento acustico delle nostre città.

Attraverso l’app di gestione AI Life, disponibile anche su Play Store gratuitamente, potrete gestire diversi aspetti delle cuffiette, tra cui la regolazione della riduzione del rumore su diverse frequenze, scegliendola in base al proprio gusto e alla situazione in cui ci si trova.

Qualità audio, chiamate e latenza

E’ sorprendente, superiore ai principali competitor e inaspettata per il tipo di conformazione delle Huawei Freebuds 3,  i bassi sono presenti, il suono è rotondo ed avvolgente già a volume medio, presenti anche gli alti seppur il bilanciamento del suono sia piuttosto sbilanciato verso le basse frequenze.

Chiaramente non potete aspettarvi un suono cristallino ed analitico, ma per un ascolto musicale senza grandi pretese sono abbondantemente sufficienti.

Le qualità delle Freebuds 3 emergono ancor di più quando si tratta di lavorare nel loro principale terreno, in chiamata ad esempio sono ottime. Il nostro audio viene catturato grazie ad un microfono a conduzione ossea, mentre i microfoni ambientali agiscono per ridurre il rumore di fondo, il risultato sono conversazioni nitide e chiare anche negli ambienti più rumorosi.
I due driver sono indipendenti, per cui potrete decidere di usare solo uno dei due indifferentemente.

La latenza guardando video, specialmente se avete uno smartphone con Bluetooth 5.0 è di fatto inesistente, merito dell’algoritmo di sincronizzazione istantanea dual channel, che organizza una trasmissione simultanea alle due cuffiette e una sincronizzazione dinamica dell’audio.

Funzioni smart

Le Huawei Freebuds 3 godono di alcune funzionalità smart, tutte controllabili attraverso l’applicazione di gestione.
Entrambi i driver supportano una gesture doppio tocco per attivare a scelta: riduzione del rumore, richiamo dell’assistente, play/pausa, traccia successiva.

Ci sono due sensori di prossimità che dovrebbero mettere in pausa la riproduzione e riavviarla quando le cuffiette vengono tolte o indossate, per il momento però questa funzionalità è utilizzabile solo con smartphone Huawei/Honor con EMUI 10, speriamo che la compatibilità venga estesa a tutti gli altri, sarebbe una mancanza importante se così non fosse.

Dopo il primo abbinamento, sarà sufficiente aprire il coperchio della custodia per avviare il collegamento Bluetooth.

Autonomia

Quella dichiarata delle Huawei Freebuds 3 è di 4 ore in riproduzione a volume medio, abbiamo verificato qualcosa in meno e circa 3 ore se si tiene attiva la riduzione del rumore, il case però conserva circa 4 ricariche complete di entrambe le cuffie, per un tempo di operatività complessivo tra le 12 e le 15 ore, un ottimo risultato.

Basta 1 ora per ricarica completamente il case e lo stesso tempo per la ricarica completa di entrambe le cuffiette.

In conclusione

Arriviamo alla conclusione della recensione delle Huawei Freebuds 3, proposte a 179 Euro di listino, con una promo interessante fino al 2 dicembre, che vi regala un caricabatterie wireless.

Ottime, ci sono piaciute perché sono pratiche, funzionano senza intoppi e hanno tutte le carte in regola per regalare una piacevole esperienza di utilizzo a 360 gradi.

L’app di gestione potrebbe essere più ricca, ad esempio manca una gesture per il controllo volume e la funzione play/pausa automatica è riservata per il momento agli smartphone Huawei.
In tutto il resto sono un prodotto che vi consigliamo, una bella conferma per il brand cinese in un campo su cui fino ad oggi non si era ancora riuscita ad esprimere al meglio.

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