Al termine dell’evento nel corso del quale Huawei ha presentato oggi in Cina gli smartphone Huawei P30 e Huawei P30 Pro, lanciati in Europa qualche settimana fa, il CEO della divisione Consumer Richard Yu è tornato a parlare delle ambizioni della propria compagnia.

Se alcuni anni fa le parole di Yu sembravano semplicemente visionarie, i risultati raggiunti negli ultimi anni confermano una volontà di ferro e una perseveranza su cui pochi avrebbero scommesso. Ecco dunque che le parole odierne assumono un peso decisamente maggiore, che dovrebbe spaventare non poco Samsung, pronta a cedere il trono nella classifica di vendite di smartphone.

Richard Yu si dice infatti certo che entro la fine del prossimo anno Huawei diventerà il numero uno nella classifica relativa ai produttori di smartphone, un risultato che ha dell’incredibile se si considera un importante fattore. Il colosso cinese infatti non opera in tre mercati chiave per quanto riguarda i dispositivi mobili, ossia Corea del Sud, Brasile e soprattutto Stati Uniti.

Ma qual è allora il segreto del successo di Huawei, che in pochi anni ha scalato le classifiche e che si appresta a superare tutti? Gli ingenti investimenti nel settore Ricerca & Sviluppo sono senza dubbio una delle chiavi di lettura: Nel 2019 saranno investiti quasi 6 miliardi di dollari per garantire a Huawei un vantaggio competitivo nei confronti della concorrenza.

Grazie alla ricerca, e alla collaborazione con un colosso della fotografia come Leica, il comparto fotografico degli smartphone Huawei è diventato un punto di riferimento sul mercato, con la concorrenza che si ritrova a dover inseguire.

Non c’erano solo Huawei P30 e Huawei P30 Pro nell’evento di oggi, dove è stato annunciato anche Ark Compiler, uno strumento pensato per migliorare l’efficienza di Android. la nuova soluzione consente di rendere il sistema più responsivo e stabile in ogni situazione.

Secondo Richard Yu il nuovo compilatore migliora del 24% la fluidità del sistema, del 44% la responsività e del 60% le operazioni svolte da applicazioni di terze parti. Le ottimizzazioni intervengono anche sul multitasking con un incremento della velocità e delle prestazioni, influendo in maniera positiva anche sull’autonomia.

ARK Compiler, che si propone dunque come alternativa ad ART (Android RunTime), è un software open source, sul quale Huawei non avrà alcun diritto o licenza, e che potrà essere utilizzato apertamente e liberamente da chiunque.