Il mercato indiano è particolarmente complesso da aggredire per un brand come HTC che da tempo naviga in cattive acque, con un bilancio che da tempo è colorato prevalentemente di rosso. Per cercare di arginare lo strapotere dei produttori cinesi, che in India stanno ottenendo risultati straordinari, il produttore taiwanese avrebbe pronta una strategia estrema.

Sembra infatti che siano in corso delle trattative tra HTC e tre produttori locali, Micromax, Lava e Karbonn, tutti operanti nel segmento di mercato inferiore alle 10.000 rupie, circa 125 euro, per concedere la licenza d’uso del marchio e ottenere in cambio le royalties sui prodotti venduti.

Le trattative sarebbero già a uno stadio molto avanzato, e la possibilità più concreta sembra essere quella di una partnership tra Lava e Karbonn, per presentare un’offerta migliore e ottenere dunque la licenza per produrre smartphone, tablet e accessori.

In passato sia BlackBerry che Gionee hanno effettuato scelte simili, anche se il brand canadese non è riuscito a ottenere vantaggi significativi dalla collaborazione con Zen Mobile. HTC punta a una fascia di mercato più competitiva, dove i partner contattati non hanno grosse possibilità, e l’innovazione che da sempre contraddistingue i prodotti HTC potrebbe rappresentare un punto di forza.

Sempre che la cessione del marchio in licenza non porti alla fine di uno dei marchi che hanno fatto la storia di Android.