AMD è nota nel mondo dei PC per essere il principale (ed unico) concorrente di Intel nel campo dei processori e di NVIDIA nel campo delle schede video. Da qualche tempo, però, l’azienda di Sunnyvale è attiva anche sul fronte delle CPU con architettura ARM e finalmente ha annunciato il frutto dei suoi sforzi: parliamo di AMD K12, il primo processore ARM targato AMD destinato al mondo Android.

AMD ha annunciato che entro il 2016 o, al più tardi, i primi mesi del 2017 immetterà sul mercato il suo primo SoC con architettura ARMv8 a 64 bit modificata dall’azienda per ottenere il massimo delle prestazioni. A tale CPU sarà accoppiata, con ogni probabilità, una GPU sviluppata internamente della serie Radeon.

Si tratta di una novità sensazionale che sconvolge l’attuale situazione e vede entrare uno dei più grandi produttori di chip al mondo in un mercato che finora è stato tenuto in mano solo da relativamente pochi nomi (tra i quali il più grande è Qualcomm, seguito a ruota e in ordine sparso da Mediatek, NVIDIA e Samsung).

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Responsabile del progetto è Jim Keller, storica figura di AMD che è stata in grado di guidare lo sviluppo di grandi successi come l’Athlon 64. Per questo motivo possiamo aspettarci processori di altissimo livello e con prestazioni che non deluderanno di certo.

Keller ha affermato che nel progetto saranno impiegate le capacità di AMD di creare processori ad alta frequenza e che saranno reimpiegate le conoscenze acquisite nel creare sia core grandi (come quelli impiegati nelle CPU Bulldozer) che core piccoli (come quelli impiegati nelle ultime APU).

I nuovi AMD K12 potrebbero essere prodotti con processo FinFET a 16 o 14 nanometri, assicurando un’altissima efficienza e consumi ridotti rispetto alle soluzioni attualmente sul mercato.

L’ultima buona notizia è che AMD punta non solo ai mercati dove “storicamente” (si fa per dire) si concentra la sua offerta ARM, ovvero i mercati server ed embedded, ma anche al mercato consumer e, in particolare, al mercato di portatili e tablet con Android. Non sarà quindi impossibile vedere prodotti con CPU AMD e Android fra due anni.

L’attesa è ancora lunga, ma non vedo l’ora di vedere cosa saprà tirar fuori dal cilindro AMD. La presenza di Keller è un fattore rassicurante perché implica quasi matematicamente che il risultato finale sarà qualcosa di eccezionale. Se AMD riuscirà a creare un core a 64 bit con buone prestazioni ed una GPU della serie Radeon con una buona efficienza, non è impensabile vedere un ritorno in grande stile della casa in rosso, al momento in crisi. Forza AMD.

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