Quando utilizziamo Google Search ponendogli una domanda, e riceviamo tra la lista dei risultati una risposta, è solamente merito di Knowledge Graph. Questo sistema, centro nevralgico dell’intelligenza di Google Now, sfrutta fonti quali il CIA World Factbook o Wikipedia, cercando di rispondere sensatamente ad una nostra domanda.

Secondo Google, però, questo sistema è ancora troppo “stupido”, e per questo sta sviluppando il progetto Knowledge Vault, un sistema che aumenta l’automazione nella ricerca delle risposte: le cerca ovviamente in Internet, le interpreta e va a formare una base di fatti. Ad oggi, ne sono già stati messi insieme oltre un miliardo, di cui 300 milioni considerati “fatti fiduciosi”, con una possibilità del 90% di diventare veri.

Tutto questo, va a favore di un miglior utilizzo di Google Now: ad esempio, invece di chiedere solamente “Che tempo fa?”, potremmo chiedere “Perché c’è questo tempo nella mia zona?”, augurandoci una spiegazione degna.

I ricercatori di Google dovrebbero presentare ufficialmente il progetto la prossima settimana a New York.

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