Google sta pensando di ampliare i propri orizzonti per rinnovare la sua offerta di advertising, ormai da diverso tempo invariata e che sempre meno invoglia il pubblico a sceglierla per pubblicizzare i propri prodotti e negozi online. In particolare, ciò che l’azienda vorrebbe rinnovare sono le proposte ed i metodi per quel che riguarda gli annunci mirati ad utenti particolari, ossia l’ads targeting.

Questo servizio, attualmente disponibile attraverso il tracciamento di alcuni dati dell’utente, tra cui i più noti sono i cookie dei vari siti web, vorrebbe sfruttare nuove risorse per poter stabilire con maggiore certezza i possibili clienti interessati ad un determinato prodotto.

Tra i vari metodi, uno in particolare sembrerebbe piuttosto efficace, ed è stato svelato da alcune persone vicine all’azienda californiana, ossia l’email advertising. Il metodo consisterebbe nel ricevere dal venditore interessato alla pubblicizzazione del proprio sito web le email degli acquirenti che hanno effettuato sul proprio sito ordini di determinati prodotti. Il venditore, a questo punto, potrebbe scegliere di mostrare annunci del proprio sito su google, ogni qualvolta gli utenti associati a quella determinata email effettuano la ricerca di accessori per il prodotto acquistato oppure altri prodotti collegati a quest’ultimo. Come già ora è possibile per altri servizi di pubblicità come quello offerto da Facebook, il venditore potrebbe inoltre scegliere l’audience, differenziandolo anche per fascia di età, sesso, particolari interessi o qualora questo abbia effettuato ulteriori acquisti in precedenza. Tutte queste scelte andrebbero quindi ad influire sui banner mostrati agli utenti, che sarebbero riconosciuti attraverso l’uso del proprio account Gmail o tramite i già citati cookies.

La differenza tra l’attuale offerta e quella nuova si differenzierebbe per il fatto che la prima si basa sulla cronologia dei siti web visitati su cui sarebbero poi orientati i banner, mentre la seconda sfrutterebbe il riconoscimento dell’email, oltre agli acquisti effettuati, per proporre pubblicità più mirata a clienti che di fatto hanno già avuto esperienze passate con il suddetto venditore.

Google sta quindi cercando di seguire la strada già percorsa da Facebook, che grazie al suo servizio di audience altamente personalizzato ha ottenuto un incremento degli incassi di circa il 65% nel corso dello scorso anno. Grazie a questi metodi innovativi, l’azienda vorrebbe anche aggiornare l’offerta dei banner, attualmente ferma da diversi anni, sperando di convincere così una maggiore clientela ad utilizzare il proprio servizio di advertising.

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