Sulla rete sono in molti a criticare la pubblicità, fonte vitale per la maggior parte dei creatori di contenuti: tra chi condanna quella troppo invasiva a chi la condanna per principio, sembrerebbero essere circa 144 milioni – a fine 2014 – gli utenti ad utilizzare software come Adblock, circa il 5% dell’intera utenza di internet.

La percentuale può sembrare piccola a prima vista, ma di fatto non lo è: questo perché va a concentrarsi in zone ben specifiche del globo, sopratutto in quella occidentale; pensate che negli Stati Uniti un sondaggio ha riportato come ben il 27,6% degli intervistati usi software di blocco per le pubblicità. Capite bene che per giganti del calibro di Google perdere circa un quarto dei possibili guadagni vuol dire parecchio denaro (mentre per piccoli siti possa addirittura comportarne la chiusura), e sembrerebbe che il colosso della ricerca abbia trovato un modo per scavalcare Adblock sul celebre servizio YouTube.

Google starebbe pensando infatti di aggiungere la pubblicità al video come un pre-video, rendendolo impossibile da evitare; in più, se risulta attivo Adblock (o un software simile), la situazione peggiora perché non sarà possibile saltare la pubblicità dopo qualche secondo.

Ovviamente, non passerà molto tempo prima che dall’universo di internet non spunti una nuova soluzione per aggirare anche questo sistema; resta il fatto che Google stia finalmente muovendosi contro questi sistemi.

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