Google Maps non sta certamente attraversando un bel periodo. Agli atti di innocuo vandalismo cui abbiamo assistito nel corso delle ultime settimane (primo fra tutti il robottino Android che urinava sul logo Apple in Pakistan) si è recentemente aggiunto un episodio assai più sconveniente che ha visto protagonista la Casa Bianca.

La White House a Washington, per un qualche motivo, è stata associata dai sistemi di Google alla frase offensiva e razzista “nigger house”. Il colosso della ricerca non è ancora riuscito a risolvere il problema ma ha già provveduto a presentare pubblicamente le proprie scuse.

I tecnici stanno lavorando duramente per sistemare questo spiacevole inconveniente che, tra l’altro, sembra non essere dovuto ad un attacco da parte di terzi ma piuttosto al sistema di indicizzazione della stessa Google.

Per consultare il post di scuse nella sua interezza cliccate qui.

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