Google Mobile Network è stato lanciato gratuitamente nel 2017 con lo scopo di aiutare gli operatori di tutto il mondo a migliorare la propria copertura. Per farlo, il servizio dell’azienda californiana sfrutta i dati aggregati provenienti dai milioni di dispositivi Android presenti su tutto il pianeta: l’idea era davvero buona e lo sono stati pure i suoi risultati, ma Google ha deciso di terminare il servizio.

Anche in questo caso infatti le preoccupazioni per la privacy degli utenti hanno avuto un “effetto negativo” e dato che il servizio stava iniziando a far storcere qualche naso, Google ha deciso che prevenire è meglio che curare le conseguenze di eventuali ripercussioni legali.

Naturalmente, i dati non solo sono sempre stati anonimi, ma sono anche stati aggregati per fornire i risultati di copertura e velocità di connessione, fatto che conferiva un ulteriore strato di camuffamento della loro origine. Inoltre, Google Mobile Network non mostrava solamente la copertura dell’operatore che utilizzava il servizio, ma anche quella degli altri, i cui nomi erano anonimi persino in questo caso. Infine, Google non utilizzava i dati di tutti i dispositivi Android, ma solo di quelli con la condivisione dello storico delle posizioni e dell’utilizzo e la diagnostica attivi, il che significa che i dati erano prelevati solo dai dispositivi che lo consentivano.

Peccato che Google abbia deciso di terminare questo servizio, ma è chiaro che l’azienda si è stufata di prendere multe miliardarie ed in questo caso, essendo Mobile Network non remunerativo, il gioco non valeva nemmeno la candela.