Google ha annunciato i risultati finanziari del quarto trimestre del 2013, andando oltre le aspettative per quanto riguarda i ricavi ma senza rispettare le stime sui guadagni per azione. Gli analisti avevano previsto 16.75 miliardi di dollari in ricavi, ma sono stati ottenuti 16.86 miliardi. Di contro, invece, le aspettative erano di 12.26$ per azione di guadagni, ma sono stati realizzati “solo” 12.01$. Il mancato raggiungimento delle stime non ha tuttavia impattato negativamente il titolo azionario, che ha anzi avuto un rialzo in chiusura.

Lo scorso anno, nello stesso periodo Google ha realizzato 14.4 miliardi di ricavi, ottenendo quindi una crescita annuale del 17%. Lo scorso trimestre, invece, Google ha ricavato 14.8 miliardi di dollari con guadagni di 10.47$ per azione. I click a pagamento sulle pubblicità, che sono un metro del volume degli affari di Google (che, ricordiamo, ha come attività primaria la vendita di spazi pubblicitari), sono aumentati del 31% ma sono scesi dell’11% in valore (costo per click).

Ci sono anche aspetti negativi. Motorola ha perso 384 milioni di dollari, con una decisa impennata rispetto ai 248 milioni del trimestre precedente. Non è un caso, quindi, che Google abbia voluto disfarsi della divisione cedendola a Lenovo.

Buona parte della crescita arriva, quasi inaspettamente, dalla vendita delle app e dall’hardware. Il Play Store è stato infatti uno dei cardini della crescita nell’ultimo trimestre. “La crescita dei ricavi è stata guidata dalla vendita di contenuti ed applicazioni nel Play Store. Le vendite di hardware su Play hanno anche visto una fetta importante di crescita rispetto al trimestre precedente” ha affermato Patrick Pichette, chief financial officer di Google. “Il Nexus 5 è stato molto forte [nelle vendite], e il Chromecast è stato un best-seller per tutto il trimestre.”

Ultima nota: i Chromebook. Le vendite sono state importanti, ma Google non le conteggia perchè “la maggior parte dei Chromebook sono venduti da parti terze”. I ricavi arrivano con l’utilizzo dei dispositivi e con la visualizzazione della pubblicità (ed i click su di essa).

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