Secondo quanto riportano alcune fonti interne a Google, il colosso di Mountain View avrebbe da poco abbandonato lo sviluppo di un visore VR che avrebbe dovuto entrare in diretta concorrenza con Oculus e HTC Vive. Il progetto sarebbe nato nei famosi laboratori di ricerca Google X Lab, famosi per sfornare idee innovative.

Sul progetto avrebbero lavorato almeno 50 dipendenti Google che avrebbero addirittura creato un apposito sistema operativo differente da Android. Nel mese di maggio, in occasione del Google I/O 2016, è stata lanciata la piattaforma Daydream e il progetto è stato abbandonato, anche se Google non conferma né smentisce ufficialmente.

Sembra che, almeno per il momento, Big G abbia deciso di concentrarsi sugli strumenti necessari a far crescere rapidamente la piattaforma della realtà virtuale, piuttosto che concentrarsi in un mercato come quello dei visori VR dedicati dove si trovano già alternative valide e costose. Questo non significa che a Mountain View abbiano gettato la spugna abbandonando l’idea di sviluppare un proprio visore VR quanto piuttosto la volontà di avere una base solida sulla quale appoggiarsi al momento opportuno.

Sembra infatti che l’unità dedicata alla realtà virtuale sia composta da parecchi dipendenti anche se sembra che Google non abbia nessuna intenzione di svelare le proprie carte quantificando il proprio impegno in questo settore.