Recentemente vi abbiamo parlato di un gioco che riprendeva le caratteristiche principali del noto Pong, il videogioco degli anni 70. Oggi vogliamo parlarvi di un titolo simile? Non proprio. Lo sviluppatore ha preso ispirazione da quello firmato Atari, ma ha dato vita ad un gioco del tutto nuovo, originale e incredibilmente divertente.

Se condividete la filosofia che non c’è sempre bisogno di una grafica tridimensionale e in alta definizione, accoglierete positivamente il titolo lanciato da Christopher Arnold! Stiamo parlando di Ping, un game disponibile per Android ma che, a detta dello sviluppatore, non arriverà per iOS!

The reason #Ping 1 just hasn’t been ported to iOS is because I wrote the game from scratch in Java… and part of it relies on #android…

Recentemente lo sviluppatore potrebbe aver trovato il metodo per soddisfare anche gli utenti Apple, ma intanto noi ci godiamo il nostro bel gioco retro.

Gameplay

Pur ricordando il noto Pong non condivide assolutamente la stessa tecnica di gioco. Nel titolo Atari, come saprete, dovrete far rimbalzare una pallina da una barretta all’altra e la missione sarà quella di non perderla. In Ping, invece, l’obiettivo è del tutto diverso: colpire la pallina arancione situata in un punto strategico del livello.

A disposizione avrete un piccolo quadratino bianco che sarà l’unico elemento che potrete muovere. Per spostarlo dovrete puntarlo verso una parete/elemento, lanciarlo e sfruttare i suoi rimbalzi per raggiungere la sfera arancione.

Toccare l’obiettivo finale potrebbe essere difficile sin dall’inizio se non regolerete bene il tiro, ma dopo aver fatto un po’ di pratica diventerete molto più esperti. Lo stage è costellato da altri quadratini colorati che compongono varie forme. Queste ultime rappresentano gli ostacoli che vi dividono dalla pallina arancione, ma saranno anche utili poiché potranno essere utilizzate come muro da appoggio per permettere al quadrato principale di rimbalzare.

La difficoltà principale del gioco consiste nel non poter usare molti rimbalzi. In ogni livello vi verrà mostrato un preciso numero di tocchi che potrà compiere il quadrato, dunque, potrete utilizzare solo questi per raggiungere il cerchio finale. Se supererete la cifra, scatterà il game over.

Se inizialmente gli ostacoli presenti nel gioco risulteranno dei semplici oggetti bloccati, molto presto gli elementi inizieranno a spostarsi e faranno divenire la missione ancora più complessa. Christopher Arnold ha introdotto parecchi oggetti differenti per non rendere il gioco troppo ripetitivo: muri da rompere, barriere invisibili, pedane mobili e così via.

Ping (2)

Ping include 72 livelli di gioco ed ogni capitolo sarà formato da 8 differenti missioni.

Grafica e suoni

La grafica ad 8-bit è la caratteristica vincente di Ping. Su uno sfondo perennemente nero aleggeranno molteplici quadratini colorati, la pallina (o le palline) arancioni da toccare e ovviamente il vostro piccolo quadrato bianco da lanciare.

Il tutto, dunque, risulta molto semplice, ma conquisterà senza problemi gli appassionati del genere.

Ogni episodio, oltre ad aggiungere nuovi elementi, includerà una differente colonna sonora. La musica, ad ogni modo, risulterà sempre pertinente con lo stile retro del gioco.

Conclusione

Personalmente abbiamo amato Ping, quindi non possiamo non consigliarvi il download. Un gioco gratuito che vi terrà incollati allo schermo, ma che per fortuna non sarà teoppo difficile da portare a termine!

Google Play | Ping – 8bit Puzzle Pong Game

http://youtu.be/9BAh6Q5UAEY