È ormai da qualche anno che si dà Symbian, il sistema operativo della finlandese Nokia, per morto: dopo un breve momento di rinascita grazie all’apertura (momentanea) del codice sorgente, l’ultimo sistema operativo europeo diffuso a livello consumer è andato incontro ad un inevitabile e prevedibile declino. La scarsissima innovazione portata da Nokia, sedutasi sugli allori del quasi-monopolio del mercato smartphone, è stata la chiave per sgombrare la via verso il baratro nel quale sta cadendo l’azienda scandinava. L’avvento di iOS ed Android ha aperto le porte di una nuova era nella quale non c’è posto per un sistema operativo con un’interfaccia datata, poche applicazioni e scarse attrattive per gli sviluppatori… o forse sì?

L’ultimo telefono di Nokia è il nuovo 808, che porta moltissime novità per la casa finlandese: la più evidente è l’adozione della nuova tecnologia PureView applicata al sensore da 41 megapixel, oltre all’impiego di un processore operante a 1.3GHz e del nuovo sistema Belle con FP1 (Feature Pack 1). Le novità introdotte, però, non sono da poco conto – specialmente se consideriamo che stiamo parlando di Nokia e di un telefono Symbian.

La fine del sistema operativo made in Finland è però segnata: Nokia ha annunciato che Symbian terminerà la sua vita nel 2016, oltre il quale non ci saranno più aggiornamenti nè nuove versioni. Nonostante questa spada di Damocle sul capo, è curioso che Nokia abbia scelto proprio questo sistema morente per portare una delle più grandi innovazioni nel campo degli ultimi anni. Il recente sodalizio con Microsoft pareva aver messo la parola “fine” in maniera definitiva a qualunque speranza di vedere nuovi top di gamma con Symbian, ma così non è stato (per fortuna).

La cattiva notizia è che Symbian viene usato solo come un “banco di prova” da Nokia, prima che gli amichetti alla Microsoft inseriscano la possibilità di utilizzare fotocamere simili anche su Windows Phone (come dichiarato dalla stessa Nokia!). Non c’è alcuna intenzione di ridare vitalità ad un sistema, visto che questo è dato già per morto, ma c’è solo la volontà di sfruttarlo – e di sfruttare i clienti – per le prove generali di ciò che arriverà su Windows Phone. Un po’ come se Samsung introducesse novità incredibili sui proprio smartphone Bada dopo aver dichiarato la morte di fatto della piattaforma e aggiungendo “lo facciamo in preparazione al porting su Android”. Quanti comprerebbero tali smartphone? Quanti riterrebbero credibile questo approccio e darebbero fiducia a Samsung? Probabilmente nessuno.

Questo è il punto: Nokia può permettersi questo approccio solo ed esclusivamente perchè è Nokia. Se fosse stata una LG, una Samsung o una Sony qualunque sarebbe stata “bastonata” dal mercato. La domanda, perciò, è più che lecita: il sistema Symbian in quanto tale ha ancora qualcosa da dire? A mio parere, la risposta è sia sì che no. La risposta è sì perchè non è un sistema operativo da buttare e potrebbe, teoricamente, dare ancora tantissimo se correttamente sviluppato e gestito. La risposta è no perchè purtroppo questo non avviene, lo sviluppo è stato fermo per un tempo troppo lungo e non si è dato il giusto peso alle necessità di “modernità” di un sistema operativo mobile. Il fatto che venga apertamente utilizzato come banco di prova, poi, lascia intuire quanto creda Nokia nel progetto. Niente. E la cosa non mette in buona luce Symbian.

Il futuro di Nokia è legato a doppio filo all’andamento di Windows Phone, e per il momento le cose non sembrano mettersi bene né per il sistema operativo di Redmond né per Nokia. Se il colosso finlandese inventore del GSM avesse scelto Android, forse ora non avremmo queste preoccupazioni. Ma con i “se” e i “ma” non si fa la storia, quindi solo il tempo potrà dire se Nokia ha scelto il giusto approccio oppure no. Io mi chiedo solo: “perchè?”. Conosco la risposta, ma non vorrei.

[Si ringraziano i lettori per le segnalazioni di errori]