Si apprestano a cambiare in maniera rilevante in Cina le regole per gli utenti e per gli sviluppatori di applicazioni mobile.

Stando al nuovo regolamento adottato nel Paese asiatico, infatti, sia gli store di applicazioni che i provider dovranno conservare i dati relativi alle attività di ciascun utente per 60 giorni.

Apple, per esempio, sarà tenuta a monitorare l’identità di chi accede al suo store e segnalare i contenuti che potrebbero violare le rigorose leggi cinesi relative alla censura.

Per quanto riguarda gli sviluppatori, sarà necessario che vengano “verificati” ed a partire da venerdì 1 luglio le loro applicazioni dovranno essere “approvate” dall’autorità a ciò preposta.

Negli intenti del governo cinese queste nuove regole dovrebbero frenare i detrattori politici e la diffusione di contenuti ritenuti “sgradevoli”.

Indubbiamente saranno gli sviluppatori ad essere maggiormente penalizzati dal nuovo sistema adottato in Cina: 20 giorni prima del lancio previsto di un’app, infatti, dovranno inviare alle competenti autorità una versione definitiva (o quasi) perchè venga approvata.