Il settore dei wearable non ha ancora trovato la strada maestra che metta tutti d’accordo e le proposte sono molto varie e frammentate.
Tra un Android Wear che stenta per gli annosi problemi di autonomia e un universo di smartband e fitness band poco credibili, le vie di mezzo potrebbero essere una soluzione ideale per buona parte di noi.

I due orologi che mettiamo di fronte oggi, sono forse la miglior espressione degli “ibridi” tra smartwatch, sportwatch e smartband.
WeLoop Hey 3S e Amazfit BIP sono piccoli e leggeri, hanno il GPS per monitorare le sessioni sportive, sono equipaggiati di un lettore di battito cardiaco e di un display transreflective per garantire leggibilità all’aperto, ma si interfacciano con Android portando tutte le notifiche al polso e fornendoci anche un’anteprima del testo.

Per chi vi scrive sono il compromesso ideale per un prodotto tuttofare, ideale per lo sport ma comodo anche per il monitoraggio dell’attività quotidiana, del sonno e con un contorno di funzioni intelligenti ma non troppo impattanti sull’autonomia, il tutto a prezzi accessibili.
A dividere WeLoop Hey 3S e Amazfit BIP sono piccoli dettagli e la scelta potrebbe essere solo questione di esigenze leggermente diverse, vi raccontiamo tutto nel nostro confronto.

Amazfit BIP vs WeLoop Hey 3S, video confronto

Le differenze principali

Come abbiamo visto nel video ci sono davvero pochi dettagli che separano WeLoop Hey 3S (recensione) e Amazfit BIP (recensione), esteticamente sono molto simili: scocca in policarbonato e parte anteriore in vetro, il WeLoop aggiunge anche un profilo in metallo che valorizza sicuramente il suo touch and feel.

I cinturini sono invece sostanzialmente diversi ma in entrambi i casi si possono sostituire con alternative di larghezza standard, questa considerazione perciò potrebbe essere ininfluente.
Di fabbrica però il WeLoop ha un bracciale più curato, resistente nel tempo e confortevole durante l’attività sportiva, la larghezza leggermente superiore permette di stringerlo di più al polso senza arrecare particolare fastidio, ottenendo quindi un miglior rilevamento dell’attività cardiaca.
Amazfit BIP ha invece un cinturino di fattura economica che si rovinerà in poche settimane, bocciato.

Scheda tecnica

I due prodotti non si distanziano molto, sono in definitiva orologi GPS, dotati di lettore di battito cardiaco e vari sensori per il tracciamento dell’attività fisica.
In questo quadro, Amazfit BIP è superiore in quanto equipaggia anche un magnetometro e un barometro, utilissimi per l’attività escursionistica.

WeLoop Hey 3S ha una batteria più generosa (270 mAh vs 198 mAh) che gli permette di avere la stessa autonomia del BIP pur monitorando costantemente il battito cardiaco durante la notte.

Rilevazione attività sportiva e fitness

L’attività fisica viene registrata ottimamente su entrambi gli orologi, il GPS si comporta bene, così come il battito cardiaco (leggermente meglio il WeLoop); a creare una divisione ci sono i sensori in più del BIP che lo rendono perfetto anche per le escursioni in montagna o il trail running e dall’altra parte la possibilità di rilevare con precisione una sessione di nuoto, contando vasche e bracciate che è presente solo sul WeLoop.

Quando parliamo di rilevamento delle attività sportive ci riferiamo sempre e comunque a sportivi occasionali, su questo genere di prodotti manca tutta una parte di analisi statistica, programmazione degli allenamenti, esportazione dei dati che sono la peculiarità degli orologi puramente pensati per lo sport. Non potrete poi espandere le funzionalità collegando altri sensori, come quello di cadenza o velocità ideale per il ciclismo.

Il monitoraggio dell’attività quotidiana e della qualità del sonno è praticamente identico, i valori finali saranno leggermente diversi e in questo tendiamo a considerare più preciso il WeLoop, ma si tratta di inezie.

Area smart

Entrambi gli smartwatch sono capaci di portare le notifiche al polso, non permettono però di rispondere e di eliminarle anche sullo smartphone, non è possibile anche effettuare o rispondere alle chiamate vocali.
La gestione quindi è molto simile mentre la visualizzazione è leggermente più chiara sul WeLoop, con anche la possibilità mostrare un’anteprima più ampia del messaggio notificato.

Per Amazfit sono però disponibili una serie di app alternative a quella ufficiale, MiFit, che tra le altre cose permettono di espandere e migliorare la possibilità di visualizzazione sullo schermo del BIP.

Le applicazioni da installare sullo smartphone associato si differenziano in particolare per la grafica, mentre le statistiche disponibili e la chiarezza nella visualizzazione sono molto simili.
WeLoop ha curato maggiormente l’aspetto estetico e la facilità di accesso alle statistiche, Amazfit ha dalla sua alcune app di terze parti che sostituiscono MiFit migliorando a 360 gradi le funzionalità.
C’è da considerare che Amazfit BIP ha un’esperienza di utilizzo “in divenire”, costantemente aggiornata e migliorata, questo è positivo per avere sempre nuove funzioni, negativo per chi non ha tempo da perdere con aggiornamenti che spesso portano anche qualche inconveniente.
Il WeLoop è più “statico” sotto questo punto di vista ma certamente più immediato e stabile nel lungo periodo.

In conclusione

Amazfit BIP e WeLoop Hey 3S strizzano l’occhio a target leggermente differenti: nell’ambito sportivo sarà fondamentale la scelta tra tracking delle escursioni in montagna (Amazfit BIP) e tracking del nuoto (WeLoop Hey 3S), mentre per l’area smart dovrete decidere tra semplicità e immediatezza di quest’ultimo, contro le potenzialità e aggiornamenti costanti del BIP, in altre parole dipende molto dalla vostra pazienza e attitudine a “smanettare”  con questi oggetti.

Amazfit BIP si può trovare a circa 60-70 Euro, mentre il WeLoop Hey 3S è un po’ più caro, 89-99 Euro, la differenza di prezzo è giustificata dalla migliore qualità costruttiva della cassa e del cinturino, tutto il resto invece sta a voi, al vostro gusto e alle esigenze sul monitoraggio della pratica sportiva.

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