Neelie Kroes, commissario europeo per le telecomunicazioni, ha annunciato che le tariffe di roaming relative alle chiamate transnazionali in Europa saranno eliminate entro Pasqua 2014. L’annuncio è stato dato ieri durante l’audizione della commissione sul mercato interno e la protezione dei consumatori. La mossa farà felici gli utenti, ma farà certo scontenti gli operatori.

Avevamo già avuto modo di vedere come la Kroes abbia davvero dichiarato guerra ai “balzelli” (se così possiamo chiamarli) che gli operatori hanno imposto nel corso degli anni agli utenti (Unione Europea: “abbassate le tariffe!”): dai costi di roaming fino ai costi di terminazione, le chiamate in Europa non sono certo economiche (ed in Italia ancor meno, in realtà).

Già Vodafone si era espressa contro questi tagli minacciando di tagliare a sua volta gli investimenti in Europa, ma la commissione europea sembra proprio guardare più agli interessi dei consumatori ed al mantenimento della concorrenza (che è un interesse dei consumatori) che agli interessi delle grandi telco.

Voglio mostrare ai cittadini che l’Unione Europea ha importanza nelle loro vite. Che abbiamo fatto sì che le regole digitali andassero ad incontrare le loro legittime aspettative”, ha dichiarato la Kroes. “Voglio che possiate tornare dai vostri elettori e affermare che avete posto fine ai costi di roaming. Voglio che possiate dire che avete salvato il loro diritto ad accedere ad una Internet aperta, garantendo la neutralità della Rete.”

“Credo che possiamo farcela a consegnare questo dono – questo ultimo dono – verso Pasqua del 2014. Immaginatelo. Sarà una cosa buona per l’Europa. Sì, sarà una cosa buona per l’economia – la crescita sarà stimolata dall’abbattimento delle barriere. Ma quando penso a questo dono, penso alle persone piuttosto che ai numeri. Prendete la generazione dei giovani – la generazione a cui importa di più di essere connessa, ma che vota di meno. Hanno bisogno di una economia forte e digitale per sfuggire alla trappola della disoccupazione.”

L’obiettivo è abbattere le barriere che ora esistono in Europa per rendere il mercato più libero e per proteggere in questo modo i cittadini. Ciò che traspare chiaramente dalle parole della Kroes è la necessità di proteggere maggiormente gli interessi dei cittadini, costretti tra legislazioni non sempre a loro favore e grandi aziende che sembrano guardare solo ai propri interessi.

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