Tutte le applicazioni che scarichiamo dal Play Store necessitano di particolari autorizzazioni fornite dall’utente, in fase di download, per poter controllare o meno determinate aree del nostro dispositivo: fotocamera, microfono, preferiti, contatti e così via.

Talvolta, tra l’altro, è possibile “scoprire” certe “applicazioni maligne” proprio grazie a queste autorizzazioni: ecco perché è tanto importante evitare di installare applicazioni al di fuori del Play Store, se non si conoscono le fonti e l’applicazione che si sta installando.

Attraverso alcune infografiche, siamo in grado di vedere quali applicazioni richiedono più autorizzazioni, e della tipologia delle app associate a questo o quel permesso.

Tra le più in voga, la prima in assoluto in merito al numero di permessi richiesti per funzionare correttamente è AntiVirus Security, con 44 autorizzazioni richieste; la seconda è poi Viber, con 42 autorizzazioni, seguita da Facebook ed altre app tipicamente di messaggistica o di sicurezza.

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E’ necessario infatti che un’app di messaggistica o di sicurezza richiedano tanti accessi: la prima ha quasi certamente bisogno di accedere ad elementi come fotocamera, microfono, galleria, contatti, posizione e così via; la seconda ha bisogno di un accesso ancora più ampio, in primis per proteggere l’utente da possibili file dannosi, ma se integra la possibilità di ritrovare il telefono smarrito o di cancellare la microSD in caso di furto, avrà sicuramente bisogno di avere un accesso di gran lunga più privilegiato.

Ne concludiamo quindi che la possibilità, ormai da tempo introdotta nel Play Store, di visualizzare le autorizzazioni richieste da un’app per funzionare, è davvero molto utile e vi consigliamo vivamente di leggerle sempre. Vi lasciamo alle infografiche, pubblicate da Vocativ di recente.

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