Questa è un’altra triste storia di brevetti che impediscono a persone ed aziende di innovare e dare qualcosa in più al mondo. Pogo è un connettore per cuffie magnetico che consentirebbe di smettere di preoccuparsi dei cavi che, tirati, fanno cadere i dispositivi o rompono porte, cavi o cuffie. Un po’ come il connettore MagSafe di Apple, infatti, la connessione magnetica farebbe staccare senza conseguenze il cavo se viene esercitata una trazione troppo elevata. Ma il progetto potrebbe non vedere mai la luce e gli scaffali dei negozi.

Pogo è costituito di due parti: un jack da 3.5mm da inserire nel dispositivo prescelto (tablet, smartphone, lettore MP3, PC…) con un magnete e quattro buchi ed un connettore con un magnete e quattro pin in cui va inserito il jack delle proprie cuffie. In questo modo Pogo fa da tramite tra il jack da 3.5mm e la porta relativa sul dispositivo, permettendo di utilizzare le normali cuffie che già utilizziamo e rendendole a prova di strappo.

Purtroppo quest’idea potrebbe non realizzarsi mai a causa del fatto che alcuni concetti alla base di Pogo sono già stati brevettati da altre compagnie che non hanno intenzione di concedere in licenza tali brevetti. O meglio, non rispondono ad alcuna richiesta a riguardo. In questo modo il creatore di Pogo, Jon Patterson, non può cominciare la produzione dell’accessorio. È praticamente certo che se Patterson mettesse in produzione Pogo ci sarebbero avvocati ovunque inviate dai detentori dei brevetti pronti a fare causa.

In questo caso si vede più che chiaramente come i brevetti ormai non servano affatto a incentivare lo sviluppo e l’innovazione, ma servono per fermare la concorrenza e l’ingresso sul mercato di nuove realtà e di nuovi prodotti. Certo, si tratta dei brevetti statunitensi e non di quelli italiani, dunque il primo pensiero è: “per quale motivo dovrebbe interessarmi?”

La risposta è che dovrebbe interessare perchè molti prodotti interessanti ed utili potrebbero non arrivare mai a noi proprio perchè negli USA ci sono brevetti inutili, controproducenti e/o assurdi (sì, c’è anche il controllo mentale a distanza) che spesso e volentieri finiscono per danneggiare l’industria ed i consumatori, più che proteggere gli inventori. L’attuale modello è errato su tutta la linea ed è necessaria una profonda revisione.

Personalmente pensavo da un paio d’anni ad una soluzione di questo tipo per le cuffie e, anche se avevo ideato un sistema simile a quello di Patterson, non ho avuto la sua stessa vena imprenditoriale e non ho nemmeno realizzato un prototipo. Proprio perchè riconosco la capacità di Patterson, però, comprerei volentieri Pogo anche a 15-20€, perchè troppe volte mi è capitato che il filo si impigliasse in qualcosa e danneggiasse irreparabilmente le cuffie.

Voi acquistereste Pogo? Cosa pensate della questione dei brevetti che ci sta dietro?

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