Un rapporto di Bloomberg, che cita fonti interne, sostiene che Google dovrebbe annunciare maggiori controlli sui dati che vengono condivisi con le applicazioni al Google I/O che avrà luogo verso la fine del mese.

Sostanzialmente, gli utenti dovrebbero poter decidere a quali informazioni le applicazioni possono aver accesso, evitando così che vengano condivise foto, contatti, posizione, SMS e altro. Ciò consentirebbe senz’altro una migliore gestione della privacy e delle informazioni personali e darebbe ad Android la possibilità di competere ad armi pari con iOS.

Questo report però non è passato inosservato agli occhi di Steve Kondik, che ha colto la palla al balzo per esaltare Cyanogen OS e mettere in cattiva luce Android. Egli ha condiviso un post, con tanto di screenshot, su Google+, in cui esalta Whisperpush e soprattutto Privacy Guard, che consente esattamente di fare ciò che Google dovrebbe annunciare al Google I/O. Insomma, Kondik non ha perso occasione per fare pubblicità al suo firmware ed esaltarlo al fine di screditare Google e il suo lavoro portato avanti con Android.

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