Alcuni esperti della sicurezza di Android hanno scovato delle applicazioni sul Play Store dell’azienda californiana che hanno dei comportamenti malevoli o comunque fuorvianti. Suddette applicazioni sono in realtà presentate all’utente con uno scopo del tutto differente, sotto forma di giochi, finti antivirus o applicazioni che promettono di migliorare le prestazioni dello smartphone, o ancora download gratuiti di musica, video, programmi e via dicendo.

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Purtroppo queste applicazioni non sempre attivano gli adware nell’immediato, rendendo più ardua la loro individuazione: è l’esempio di Durka, il gioco di carte, che attiva i primi adware allo sblocco del dispositivo dopo circa un mese che si è installata l’applicazione. Questo renderà pressoché impossibile anche per i più svegli capirne la causa, ma questo è il male minore. Il vero problema è che sono tantissimi quelli che leggendo i “falsi avvisi di sicurezza” li prenderanno sul serio e di conseguenza seguiranno le istruzioni fornite, andando a peggiorare la situazione e scaricando talvolta altro software malevolo ed ancora più pericoloso, che potrebbe compromettere anche i propri dati personali.

C’è da dire però che in alcune occasioni le tecniche, la grafica ed il testo sono davvero molto convincenti, e solo un occhio esperto può accorgersi dell’inghippo; nonostante tutto, questo vale per l’inglese, mentre molto spesso questi adware in italiano si individuano soprattutto perché sono tradotti male e spesso in italiano incomprensibile e quindi sono di più facile individuazione. In ogni caso continuiamo, come sempre, ad invitare i lettori a prestare la massima attenzione durante l’installazione delle applicazioni: leggete sempre con attenzione i permessi che una determinata applicazione richiede, prima di installarla, soprattutto se le recensioni sul Play Store sono basse oppure se non è un’applicazione particolarmente conosciuta. Se trovate qualcosa che non quadra (ad esempio, se un gioco richiede l’autorizzazione a leggere/eliminare i contenuti della microSD oppure peggio ancora richiede i permessi per effettuare chiamate ed inviare SMS, registrare audio dal microfono e cose che vi sembrano curiose) semplicemente non installate l’applicazione.

Altre due applicazioni dannose provenienti dal Play Store sono un test del proprio IQ ed una sulla storia della Russia (occhio a non installarle! NdR), pubblicate da autori differenti e scaricate rispettivamente dalla modica cifra di 1-5 milioni di utenti e 10.000 utenti. Sicuramente ce ne saranno altre in giro, perciò se siete persone distratte e tendete a premere “accetta” e “avanti” senza leggere nemmeno una riga, vi consigliamo di installare un antivirus, come Avast, Avira, AVG, Norton, Panda Security o qualsiasi altro. Tipicamente non servono a molto se non a rallentare il telefono per chi presta un minimo di attenzione, ma la loro presenza e aiuto “tecnico” possono salvarvi la vita, anzi, lo smartphone, soprattutto se siete alle prime armi.

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