Torniamo finalmente a parlare di Google Glass e lo facciamo raccontandovi di una giornata sulla neve, durante la quale ci siamo per l’appunto muniti dell’occhiale tecnologico di casa Mountain View. Prima di iniziare vi ricordiamo che alla pagina TuttoAndroid.net/Glass potete trovare tutto il materiale fino ad oggi pubblicato riguardo il primo gadget tecnologico indossabile di Google.

L’obiettivo di questa esperienza era capire se il Google Glass sarebbe stato un buon compagno di sci o se sarebbero sorti alcuni problemi. Partiamo col racconto.

Ore 6.30: scollego il Google Glass dalla corrente elettrica, lo indosso e mi accerto di ritrovare sull’indicatore della batteria un bel 100%; è così. Lo spengo e lo ripongo nella sua Poche (custodia in dotazione). Prendo le ultime cose e si parte con un amico alla volta di Barzio per raggiungere le piste da Sci, sicuramente ben conosciute ai Milanesi, dei “Piani di Bobbio”.

Ore 8.30: raggiungiamo la funivia che ci porta in questo pezzo di paradiso che fortunatamente, seppur a sprazzi, ci regala anche un po’ di sole. Non avevo con me la mia dotazione sciistica e quindi, per quando sono salito sugli sci (affittati), si erano fatte le ore 9:15. Siamo pronti, casco in testa, guanti alle mani e penso al Glass, ma ancora non è arrivato il momento di indossarlo: la paura di cadere dopo due anni di sollazzo sul divano era tanta, e prima era meglio rodarsi per evitare di rompere un oggetto da 1500$ a me tanto caro.

Ore 11.00: dopo tre seggiovie, due ski-lift e 5 piste in discesa senza cadere, penso “è il momento”: slaccio il casco, tolgo i guanti, estraggo quasi come un trofeo il Glass dallo zaino e lo indosso. Tutto ok, si accendono ma… l’indicatore della batteria è già al 20%; lo stupore è tanto e lì per lì non riesco a darmi una spiegazione, dato che il freddo non può aver fatto scaricare il Glass all’improvviso. Niente panico, collego il Glass alla batteria di riserva che il mio amico ha portato per il suo Nexus 4 e dopo una mezz’oretta (mentre finivo un altro paio di giri di rodaggio), la batteria del Glass è risalita al 40%.

Ore 11.30: finalmente è il momento! Seppur non a carica piena, decido comunque di usare il Glass: lo indosso e con amaro sapore scopro che l’asta contenente la batteria sporge troppo, e indossare il casco è quasi impossibile. “Fa niente”, penso, “non li potrò tanto usare tutto il giorno a causa della batteria che mi ha fregato”. Decido quindi di indossare un berretto di lana e di partire alla volta dei test.
Sulla seggiovia, in pista, scatto qualche foto (ve ne riporto 3 in una gallery qui in basso) quando già alle 12.00 mi accorgo che il Glass sta per salutarmi: batteria 10%. “Ahia”, penso, “e ancora non ho fatto un video”. Alla velocità della luce mi accingo a salire sulla seggiovia più vicina, arrivo in cima alle piste, sparo un “Ok Glass, record a video” e si parte, giù per la discesa mentre registro il momento.

Ore 12.15: il Glass dopo una trentina di foto, un paio di ricerche su Google e la registrazione di un video, decide di salutarmi. Sullo schermo, che nel frattempo si era scurito molto a causa del clima freddo, mi mostra un triste “Power off”.
Decido dunque di riporre il Glass nella sua Poche, mezzo contento e mezzo scontento; re-indosso il casco e dopo una Polenta squisita come solo le nonne sanno fare, ritorno sulla neve con casco in testa per godermi la soffice neve caduta durante la notte passata.

L’esperienza, purtroppo, termina qui. Per riassumere:

  • La batteria sembra soffrire delle temperature ambientali estreme (anche se comunque la temperatura non è mai andata sotto i -2 gradi);
  • Sempre a causa della temperatura fredda, il prisma ad un certo punto si è scurito molto ma comunque la visibilità del display non è peggiorata;
  • Peccato per la lunghezza della stecca destra (dove alloggia la batteria) che impedisce di usare il Glass in determinate condizioni (ad esempio da sdraiati o col casco);
  • Il Google Glass, seppur i problemi sopracitati, si rivela comunque un ottimo compagno da portarsi in vacanza per fotografare e registrare tutti i momenti più importanti grazie ai semplici comandi vocali e all’utilizzo senza mani.