Dopo essere entrata di in possesso di una versione preliminare di Android QXDA Developers continua ad analizzare le novità che ritroveremo nella nuova versione del robottino verde, con ogni probabilità già a partire dal prossimo mese.

Oggi scopriamo come cambierà, salvo modifiche che potrebbero arrivare con le varie Developer Preview, la gestione dei permessi. Google ha introdotto questa funzione a partire da Android 6.0 Marshmallow, anche se nelle versioni precedenti era presente una gestione rudimentale, non direttamente accessibile da parte dell’utente.

La prima novità riguarda il permesso di geolocalizzazione, che può essere ristretto a quando l’applicazione è in uso. Sembrava che questa possibilità potesse essere concessa anche ai permessi di accesso a microfono e fotocamera ma, almeno per il momento, la funzione è riservata alla geolocalizzazione.

Qualora un’applicazione in primo piano dovesse utilizzare uno dei tre permessi appena citati, comparirà un’icona nella barra di notifica. Toccando l’icona verrà indicato quale applicazione sta utilizzando quel particolare permesso, e l’utente avrà la possibilità di revocarlo.

La schermata di gestione dei permessi non sembra cambiare radicalmente, ma vengono aggiunte nuove schermate che permettono un controllo più dettagliato. Come potete vedere nella galleria sottostante è possibile accedere a una serie di schermate che mostrano quali applicazioni utilizzano determinati permessi, con la possibilità di avere un report molto dettagliato.

È possibile ad esempio scoprire le applicazioni che hanno richiesto maggiormente un determinato permesso, selezionare un intervallo di tempo o visualizzare tutti i permessi richiesti da una singola applicazione. Cambiano le schermate di richiesta dei permessi e, per tutte le applicazioni che hanno come target le API di livello 22 o inferiore (che non richiedono l’uso dei permessi di runtime), è possibile selezionare i permessi da concedere al momento della prima esecuzione.

Confermato il blocco dell’accesso alla clipboard da parte di applicazioni in background e la nuova gestione dell’accesso ai file contenuti sulle memorie esterne. Un’altra novità è rappresentata dai Ruoli, che dovrebbero concedere alle applicazioni determinati permessi a seconda del ruolo definito dall’utente, nella stessa schermata utilizzata per definire le applicazioni predefinite.

Cambia anche la schermata di installazione delle applicazioni, che ora mostra un piccolo box al centro dello schermo, una soluzione decisamente meno invasiva di quella utilizzata attualmente su Android 9 Pie.

In arrivo su Android Q anche una nuova opzione per bloccare le chiamate provenienti da numeri sconosciuti o comunque da ogni numero non presente in rubrica. Il nuovo tile “Sensor Off” infine, attiva la modalità aereo e disattiva la lettura da qualsiasi sensore presente nello smartphone.