In questi anni i vari produttori di smartphone hanno dato vita ad una corsa all’aumento dei megapixel per quanto riguarda i sensori montati sui propri dispositivi, non garantendo però allo stesso tempo un corrispondente miglioramento della qualità delle immagini catturate.

La storia potrebbe presto cambiare, almeno ciò è quello che spera il team di Corephotonics, che in occasione del Mobile World Congress 2014 di Barcellona ha fornito una dimostrazione delle potenzialità della sua nuova tecnologia.

Sfruttando la potenza di calcolo di un processore Qualcomm Snapdragon 800 (necessaria per elaborare le immagini), una coppia di sensori e due lenti (una grandangolare ed una più piccola per lo zoom), la soluzione di Corephotonics permette di avere sugli smartphone una capacità di ingrandimento con qualità elevata, tanto da poter essere paragonata a quella offerta da uno zoom ottico, il tutto con un minor livello di rumore ed un maggior quantitativo di dettagli.

Nel suo stand a Barcellona il team di Corephotonics ha anche fornito una dimostrazione delle potenzialità di tale soluzione che, lo ricordiamo, potrebbe essere implementata anche su The All New HTC One:

Non manca il rovescio della medaglia: date le dimensioni del prototipo mostrato da Corephotonics (spesso 6,5mm), la sua adozione è esclusa su smartphone che facciano di un profilo sottile il proprio cavallo di battaglia.

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