Era il tempo del Game Boy e di quando, fra compagni di scuola, lo si nascondeva sotto il banco per giocarci: niente WiFi, 3G o quant’altro. Nello zaino sempre lui, con il classico dei classici sempre inserito, ovvero ” Super Mario”. Adesso, con il nostro fido smartphone di cui vantiamo CPU e GPU, i giochini non sono nemmeno paragonabili a quanto detto prima.
Dentro questa fetta trova posto un 32% di tempo passato al gioco. In barba alla velocità del terminale nell’aprire le pagine internet, alla qualità della fotocamera o di qualsiasi altra cosa, noi giochiamo. Abbiamo speso un ingente capitale per acquistare quello smartphone che trattiamo alla stregua di una console portatile, per altro dovendo fare i conti con una autonomia limitata della batteria.
Non era meglio una PSP? Scherzi a parte è comunque una riflessione da fare a guardare quei numeri che primeggiano, lasciando la navigazione web al 20% rispetto l’uso delle applicazioni. Un’altro dato molto interessante, indipendentemente dallo scopo per cui usate lo smartphone è che, rispetto al 2010, il 20% in più delle applicazioni che installiamo sono nuove. Ciò vuol dire che gli utenti di smartphone oggi vogliono anche fidarsi dei nuovi sviluppatori e delle loro nuove creazioni, diversificando la propria esperienza d’uso dello smartphone. Questo, alla fine, pare il dato più interessante. Dulcis in fundo.