Probabilmente molti di voi avranno già avuto a che fare con l’applicazione Brightest Torcia e vi invitiamo perciò a leggere con la massima attenzione. Di recente è stato denunciato alla FTC (Federal Trade Commission) un comportamento anomalo dell’applicazione sopraccitata, in merito alla privacy. L’agenzia ha poi indagato e ha scoperto che, in pratica, Brightest Torcia raccoglieva all’insaputa dell’utente informazioni relative alla posizione e al dispositivo, per poi permettere agli sviluppatori di venderle ad aziende di terze parti.

Questo non sarebbe un problema se gli utenti fossero stati avvisati, magari tramite la descrizione del Play Store, ma purtroppo il tutto avveniva all’oscuro degli utenti (a cui invece gli veniva detto che le autorizzazioni speciali venivano usate per scopi interni) e degli oltre 50 milioni che l’hanno scaricata e che gli hanno permesso di ottenere un punteggio di 4,8.

L’agenzia si è così messa in contatto con gli sviluppatori e ha raggiunto un accordo che li costringe ad effettuare maggiori controlli sulla condivisione della posizione e ad essere più trasparenti. Devono inoltre cancellare tutte le informazioni precedentemente raccolte.

Morale della favola? Prima di scaricare una qualsiasi applicazione dal Play Store è bene controllare le autorizzazioni richieste: un’applicazione torcia, che deve solo accendere il Flash LED/display, non ha bisogno della posizione GPS, come in questo caso, così come non ha bisogno di altre autorizzazioni speciali; potrebbe, per esempio, richiedere l’accesso ad internet qualora siano previsti banner pubblicitari, acquisti in-app e simili.

Vi lasciamo adesso il badge al Play Store, non per scaricarla, ma solamente per visualizzarla, così da capire bene di che applicazione si tratta. Sentitevi pure liberi di farci sapere nel box dei commenti se avete utilizzato anche voi l’applicazione in questione.

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