Google sembra sempre più intenzionata ad offrire agli utenti possessori di dispositivi Nexus o di dispositivi Google Play Edition un’esperienza utente molto più completa rispetto a quella che si ha attualmente, distinguendo l’interfaccia di Android stock dalle altre interfacce personalizzate dalle varie aziende non solo per quanto riguarda l’aspetto esteriore ma anche per quanto riguarda le funzionalità.

È di poche ore fa, infatti, un nuovo rumor pubblicato da Android Police a cui viene attribuita una probabilità che si concretizzi di 8 su 10, motivo per cui possiamo ritenere che le informazioni trapelate siano veritiere fino ad un certo punto. C’è comunque da considerare che altri rumor di questo genere, magari con un punteggio più basso di attendibilità, si sono poi dimostrati essere veritieri. Prendiamo quindi queste informazioni con le dovute cautele del caso.

A quanto pare, Google sta testando un nuovo metodo di integrazione tra le Google Apps e la ricerca vocale su Android. In pratica, quello a cui Google starebbe aspirando riguarderebbe la possibilità di far intraprendere al sistema operativo una serie di azioni a comando vocale alla pronuncia della hotword “Ok Google” quando si è nelle Google Apps. Una volta pronunciata questa hotword, si potrà far intraprendere al sistema una serie di azioni dedicate per quella specifica applicazione Google lanciata in quel momento.

Facciamo un esempio: nel caso in cui ci troviamo nell’applicazione Foto e pronunciamo la hotword “Ok Google“, il sistema si metterà in attesa della pronuncia da parte nostra di un’azione relativa all’app Foto, come ad esempio “Condividi“, oppure “Apri l’editor di immagini“, oppure “Elimina“, o altro. Un esempio di come dovrebbe presentarsi l’interfaccia di Android sotto questo aspetto è riportato nel seguente video sample:

Da notare come nel video di esempio vi siano almeno tre elementi “anomali”: una nuova barra di navigazione che prevede il tasto Google, un nuovo tasto per le applicazioni Recenti (Google Hera?) e l’icona di ricerca di colore rosso con al centro la classica “g”, proprio come già visto in Android Wear.

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Prima di vedere cosa offre in più la nuova barra di navigazione di Android, concludiamo con la ricerca all’interno delle applicazioni in quanto, stando alle informazioni trapelate, Android dovrebbe essere anche dotato di azioni modulari. Di cosa si tratta? Sostanzialmente, a quanto pare, si avrà la possibilità di usufruire all’occorrenza di alcuni campi (moduli). Facciamo un esempio: quando si invia una mail bisogna inserire alcuni campi, come il destinatario, l’oggetto ed il messaggio vero e proprio; ognuno di questi campi sarà visto dal sistema come un modulo che potrà essere utilizzato quando si verificherà una particolare occorrenza. Maggiori informazioni a tal riguardo sono comunque attese per i prossimi giorni, anche perchè una maggiore evidenza di questo la si è avuta con il nuovo aggiornamento XE16 per Google Glass, in cui sono state trovate ben 4.000 linee di codice nella classe ModularActionProtos.

Giungiamo dunque alle novità introdotte alla nuova barra di navigazione, dunque cominciamo subito nel fornirvi tutte le informazioni che per ora sono circolate in rete.

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Come vedete qui in alto, la nuova barra di navigazione di Android risulterebbe essere diversa da quella attuale almeno nel design, in quanto quella attuale non prevede un tasto “Google” centrale bensì un tasto “Home“, e non prevede le stesse icone per il tasto “Back” e quello “Recenti“. Questa nuova barra di navigazione offre poi anche altre funzionalità tutte legate essenzialmente al tasto “Google” ed a quello “Recenti“. Il tasto centrale, infatti, non rappresenta più quello che ci porta alla home del nostro dispositivo Android, ma viene utilizzato per vari scopi a seconda di cosa desideriamo fare. Ad esempio, nel visualizzare un’immagine, come si vede anche dal video poco più in alto, premendo il tasto “Google” apparirà l’area di ricerca con cui sarà possibile interagire anche tramite comandi vocali, proprio nello stesso modo di come spiegato poc’anzi. Premendo nuovamente il tasto, invece, sarà permesso all’utente di annullare la ricerca in quell’app nella quale si trova.

Dunque una domanda sorge più che mai spontanea: come si torna alla home se il tasto centrale ora ha comportamenti completamente diversi da quello attuale? La risposta è che ora nella home non ci si arriva attraverso il pulsante “Google” ma attraverso quello “Recenti“, in quanto chi ha fornito queste informazioni afferma che per tornare alla home basta recarsi nelle app recenti ed effettuare uno slide da sinistra verso destra. In pratica bisognerebbe effettuare due passi invece che uno.

In conclusione, pare che la hotword “Ok Google” potrà essere riconosciuta dal dispositivo solo se pronunciata dal legittimo proprietario (se impostato), e sarà possibile attivare la funzionalità di ricerca avanzata nelle Google Apps direttamente da Google Now, come mostrano i seguenti screenshot realizzati proprio per mostrare cosa potremmo aspettarci (sono solo esempi, quindi non reali):

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Da quello che è emerso da queste informazioni, sembra proprio che Google voglia dare ad Android delle funzionalità avanzate davvero interessanti che però, proprio per loro natura, non dovrebbero essere disponibili anche per dispositivi non-Google Experience. Sarebbe questo un modo per potenziare ulteriormente l’esperienza stock di Android ed arricchirla di funzioni, differenziandola sensibilmente dalle user experience che offrono altri produttori attraverso le loro personalizzazioni del sistema.

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