Non è la prima volta, negli ultimi giorni, che vi parliamo della prossima versione di Android, denominata Key Lime Pie. Questa volta a dire la sua sulla prossima distribuzione di Android è un dipendente Cisco, probabilmente sconosciuto alla maggior parte di voi. Il suo nome è Aaron Gascoigne e ha condiviso le sue ipotesi a riguardo tramite un post su Google Plus. Afferma che basandosi sui commit nell’AOSP, Key Lime Pie utilizzerà il GCC 4.7 e utilizzerà le funzioni C (memcpy, memmov, ecc) progettate appositamente per un’architettura specifica (A9, A15, ecc).

Questo nella pratica si tradurrà in un incremento notevole delle prestazioni e quindi della velocità di sistema. Purtroppo, sarà ancor più difficile ottenere i permessi di root, sui dispositivi non Nexus naturalmente, a causa dell’abilitazione del seLinux. Sembra, dunque, che la prossima versione di Android sarà dotata di una maggiore sicurezza, a discapito dei permessi di root, ma se così fosse non possiamo esserne del tutto dispiaciuti.

Per quanto riguarda Babel, ammesso che si chiami davvero così dopo il suo rilascio, Aaron afferma che non sarà il servizio di messaggistica dei nostri sogni, a causa di problemi di licenza. Infatti, Talk e Messenger sono servizi closed source, mentre solo quella degli SMS è open source, motivo per cui spesso viene rimpiazzata dai produttori. Google non può combinare applicazioni closed source con applicazioni open, questo non potrà mai accadere.

Ciò potrebbe spiegare le recenti voci circa l’acquisizione di WhatsApp da parte di Google. Sembra, dunque, che avremo solo un raggruppamento di Talk, Messenger, Hangout e nient’altro. E’ comunque una valida alternativa che ci farà piacere vedere, in modo particolare perché dovrebbe esserci anche la versione desktop. L’ultima nota di Aaron riguarda l’accesso a Key Lime Pie che dovrebbe avvenire tramite Google Plus, a dimostrazione che Google sta puntando molto sul suo social network.

Precisiamo che si tratta comunque di ipotesi e non è detto che risulteranno vere alla presentazione della prossima versione di Android che si terrà il prossimo Google I/O. Sono comunque voci attendibili in quanto ragionate ed espresse da un da un dipendente Cisco. Non solo, ma nei commenti del post, c’è anche il commento di un certo Jean-Baptiste Quéru che si dichiara d’accordo con quanto espresso. Per chi non lo conoscesse, Quéru è il Technical Lead del progetto AOSP, presso Google. E voi siete d’accordo con Aaron Gascoigne?

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