Xiaomi è riuscita ritagliarsi un posto anche nel campo dell’audio, dopo aver colto tutti di sorpresa nel mondo della telefonia. I modelli di cuffia fin qui resi disponibili sono tre e sono tutti di tipo in-ear: le Xiaomi Piston 3 sono le più recenti e sono anche quelle con le caratteristiche migliori.

Xiaomi è riuscita, contro ogni aspettativa, a migliorare le Piston 2 sia in fatto di comfort che in quanto a resa acustica mantenendo un prezzo simile (circa 20€), sfornando delle cuffie con un rapporto qualità/prezzo eccezionale.

Design & comfort

Le Xiaomi Piston 3 si discostano notevolmente dal design dei modelli precedenti, che erano cilindrici: ora ricordano delle cuffie in-ear più tradizionali, con una forma che pone il canale di uscita del suono di lato per migliorare l’ergonomia. Abbiamo comunque dettagli in alluminio come sui modelli precedenti, anche se abbiamo un uso più estensivo della plastica (con cui sono realizzati, ad esempio, gli auricolari).

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Il cavo è ricoperto di tessuto intrecciato che ne aumenta la resistenza, ma quando si biforca perde il tessuto a favore di semplice plastica. Sul filo della cuffia destra è posto il microfono con i controlli (volume e riproduzione/gestione delle chiamate). Il jack e il cilindro con i comandi sono zigrinati.

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Il comfort non è purtroppo massimo e, anzi, presenta qualche problema. Dopo un po’ di tempo si comincia a percepire un certo fastidio, causato dalla pressione delle cuffie contro l’orecchio. Il design è quindi decisamente perfettibile in chiave di miglioramento del comfort, anche se appare molto migliore rispetto alle precedenti versioni.

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L’isolamento non è purtroppo massimo con le coperture in gomma fornite nella confezione. È necessario utilizzare coperture di altra provenienza per ottenere l’isolamento migliore e, quindi, le migliori prestazioni (soprattutto con le basse frequenze). Per l’ascolto in mobilità, comunque, le Xiaomi Piston 3 offrono un isolamento sufficiente ad escludere buona parte dei rumori ambientali. Essendo cuffie aperte, comunque, l’isolamento possibile è minore rispetto alle cuffie chiuse tradizionali e questo è da tenere in conto al momento dell’acquisto.

Funzionalità

Il microfono integrato non è purtroppo di alta qualità e gli interlocutori hanno difficoltà a sentire chiaramente la nostra voce; i tasti del volume non funzionano con Android in versione stock, mentre funziona correttamente il tasto centrale per controllare la riproduzione e gestire le chiamate.

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Audio

Ho condotto le prove utilizzando come fonti sia uno ZTE Blade S6 che un Creative Sound Blaster E5 collegato ad un PC. I file audio utilizzati sono prevalentemente di tipo FLAC (16 bit / 44.1kHz, qualità CD), ma ho utilizzato anche qualche file di tipo MP3 (320kbps). Le cuffie hanno subito un rodaggio di circa 50 ore prima di essere testate.

Le Xiaomi Piston 3 appartengono ad una fascia di prezzo dove si trovano prodotti le cui capacità di riprodurre correttamente non sono sempre adeguate. Nonostante ciò, si tratta di cuffie in grado di garantire un’esperienza d’ascolto ottima, con un suono frizzante e vivace pur rimanendo bilanciato.

Se inizialmente non sono presenti molti bassi e, anzi, se ne sente la mancanza, dopo il rodaggio c’è un aumento notevole che porta ad una situazione più equilibrata in cui i bassi sono ben presenti. Non raggiungiamo comunque il livello delle Piston 2, dove i bassi sono molto più presenti. I bassi appaiono abbastanza controllati, corposi e sufficientemente definiti. Le Xiaomi Piston 3 non sono comunque cuffie “piatte”, avendo una quantità di bassi superiore rispetto all’equilibrio perfetto. Rimangono, comunque, sufficientemente equilibrate da garantire un ascolto di discreta qualità.

Medi e alti sono brillanti e vivaci, con un grande livello di dettaglio senza però risultare taglienti o troppo dettagliati. Al contrario, l’esperienza d’ascolto trae giovamento da questa caratteristica offrendo un suono che appare ricco e vibrante, oltreché estremamente chiaro e limpido. I medi sembrano più presenti e vivaci rispetto alle Piston 2, con un maggiore peso all’interno della scena sonora. Il suono ha una forma più piatta e non così a “V” (cioé con alti e bassi in primo piano e i medi in secondo).

L’impressione generale che danno queste cuffie è di un suono aperto e arioso, molto spazioso e con uno stacco netto tra le differenti parti che rende l’ascolto molto piacevole e divertente. La scena sonora è molto ampia, ma è anche più ampia che profonda e questo potrebbe non piacere a tutti.

Uno degli aspetti sicuramente più notevoli di queste cuffie, reso ancora più degno di nota dalla loro fascia di prezzo, è la separazione tra le varie parti, che consente di sentire con distinzione netta ciascuno strumento con grande dettaglio e senza che ci sia sovrapposizione che va a creare confusione. Non sembra esserci grande stacco tra bassi, medi e alti, che sono resi uniformemente e continuamente dai driver senza “buchi” né sovrapposizioni.

Utilizzando un amplificatore per cuffie come il Sound Blaster E5 si percepisce qualche distorsione nei toni medio-alti di quando in quando, segno che non si tratta comunque di cuffie perfette e che c’è qualche (piccolo) spigolo da limare.

La risposta in frequenza è di circa 25~16500 Hz, contrariamente a quanto indicato dall’azienda produttrice (20~20’000 Hz). Purtroppo anche il range dinamico è abbastanza basso, con appena 48 dBFS circa – a 54 dBFS si sente un mormorio inintelligibile.

Procediamo quindi all’analisi con la scaletta che trovate nel video qui sopra:

  • Classica/Sinfonica: il buon equilibrio di medi e alti e la loro frizzantezza e vivacità rende molto piacevole ascoltare musica classica e sinfonica, che viene ben resa da queste cuffie. Anche i bassi sono udibili ma sono correttamente posizionati, rimanendo in secondo piano rispetto al resto.
  • Metal: le Xiaomi Piston 3 riescono a tirare fuori dei bassi corposi e potenti quando è necessario e questo è evidente nei brani metal più concitati come Progeny dei Celtic Frost, Freezing Moon dei Mayhem (che appare glaciale come dovrebbe!), Scavenger of Human Sorrow dei Death o ancora . Notevoli il dettaglio dei piatti della batteria e la naturalezza della voce (ad esempio in Till Fjälls di Vintersorg, dove è notevole anche il dettaglio del fuoco che scoppietta).
  • Rock: le prestazioni con la musica rock sono ottime, sia grazie alla resa nei medi sia grazie all’alto livello di dettaglio che fa apprezzare tutte le sfumature di un genere complesso e variegato – dall’album Grace di Jeff Buckley fino a Born to be wild degli Steppenwolf, passando per i Led Zeppelin, i Pink Floyd, i Nirvana e facendo un’escursione in territorio blues con Steview Ray Vaughan.
  • Trip-hop: la resa è stranamente apprezzabile anche con il trip-hop, che normalmente premia le cuffie che producono più bassi, anche se le Piston 3 sono cuffie sufficientemente equilibrate con bassi normalmente contenuti. In Angel dei Massive Attack, però, si nota che le cuffie non riescono soltanto a restituire bassi profondi e corposi, ma anche di farli convivere perfettamente con le altre componenti che non risultano quindi compresse dalla presenza dei bassi “potenti”. Il risultato è un’esperienza d’ascolto piacevole ed equilibrata.
  • Celtica/folk: come è lecito aspettarsi, abbiamo un risultato più che buono con queste cuffie, grazie soprattutto alla risposta relativamente equilibrata e con i medi più in avanti sulla scena sonora.
  • Elettronica: per la musica elettronica valgono, in fondo, le stesse considerazioni già espresse per il trip-hop: i bassi riescono ad essere “potenti” quando serve e questo rende piacevole l’ascolto anche di musica elettronica (trance, ambient, dubstep, space music, drone…). Si sente, però, il “taglio” sotto i 40Hz in brani come Conditioned di Aes Dana, dove le frequenze si spingono molto in basso e, invece, sembrano fermarsi quando si procede all’ascolto con le Piston 3.

In conclusione

Le Xiaomi Piston 3 sono cuffie con un rapporto qualità/prezzo incredibilmente alto e con un dettaglio negli alti ottimo. Non si tratta di cuffie da audiofili, ma sicuramente sono cuffie che permettono di ottenere risultati eccellenti in paragone con il prezzo, che fa sì che chiunque possa ascoltare musica di qualità superiore con una piccola spesa e senza quindi quella barriera d’ingresso che impedisce a molti di entrare nel mondo della musica di qualità.

Le Piston 3 sono un miglioramento tangibile e netto rispetto alla versione precedente, con un suono più equilibrato e frizzante. Sono anche decisamente più ariose e aperte.

Nel complesso, le Xiaomi Piston 3 sono un ottimo acquisto se volete cuffie con un po’ di bassi (ma non troppi!) e una qualità costruttiva e del suono sopra la media per la loro fascia di prezzo.

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