Riparare uno smartphone non è una delle prime preoccupazioni quando si sceglie di acquistare un nuovo dispositivo, eppure è un elemento importante da non sottovalutare. Uno smartphone più o meno facile da riparare (intesa come la complessità delle procedure di smontaggio, la disponibilità dei componenti di ricambio, la necessità o meno di strumenti specializzati, e la documentazione tecnica accessibile) ha un valore maggiore o minore perché, più alti sono i cosiddetti punteggi di riparabilità, maggiore sarà la durata di quel dispositivo e la possibilità di ripararlo a prezzi contenuti e, quindi, convenienti.
Un aspetto, quello della riparabilità, sul quale Samsung sta dedicando sempre più attenzione, tanto che Galaxy S25 Ultra è uno dei device della serie Galaxy più facili da riparare. Ora arrivano due nuove soluzioni che il colosso sudcoreano sta adottando per migliorare ulteriormente questa dimensione che influisce direttamente anche sulla fidelizzazione e la soddisfazione degli utenti.
Motorola edge 60, 8/256 GB
50+50+10MP, 6.67'' pOLED 120Hz, Batteria 5200mAh, ricarica 68W, Android 15
Un nuovo programma di riparazioni veloci
Samsung ha annunciato il lancio del Baro Service Pilot Program, una nuova iniziativa pensata per semplificare e velocizzare le riparazioni dei dispositivi Galaxy. Il programma è attualmente attivo in quattro punti vendita selezionati in Corea del Sud (Galleria Gwanggyo, Samsong, Sangdo e The Hyundai Seoul). A differenza delle classiche procedure che prevedono la spedizione del dispositivo a un centro assistenza esterno, ora gli utenti possono portare direttamente il loro smartphone in uno di questi negozi e ottenere l’intervento sul posto.
Le riparazioni più comuni, come la sostituzione del display o della batteria, vengono eseguite in una sola visita, riducendo drasticamente i tempi di attesa. Per i casi più complessi, è stato attivato un servizio chiamato One Day Pickup che prevede l’invio del dispositivo al centro tecnico più vicino e il suo rientro nel punto vendita entro 24 o 48 ore.
Il programma non si limita agli smartphone ma include anche tablet, dispositivi indossabili e piccoli elettrodomestici con l’obiettivo di rendere l’esperienza post-vendita più accessibile e rapida, migliorando il rapporto con i clienti e offrendo un’alternativa concreta alle attese spesso frustranti dei metodi tradizionali. Attese che, oltretutto, rappresentano per gli utenti un problema, dovendo rinunciare all’utilizzo dello smartphone per diversi giorni.
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L’auto-riparazione dei display dei dispositivi pieghevoli
Parallelamente a questa iniziativa, Samsung sta lavorando anche su una tecnologia potenzialmente rivoluzionaria per i suoi dispositivi pieghevoli. Un nuovo brevetto rivela un sistema capace di rilevare microfratture nei display e di attivare automaticamente un processo di riparazione interna. La tecnologia è stata pensata per proteggere le aree più fragili dello schermo, come quelle attorno alla fotocamera e al sensore per le impronte digitali, che storicamente rappresentano i principali punti deboli nei dispositivi foldable.


Il sistema è costituito da una rete di fili microscopici che circondano i componenti sensibili e che funzionano come una sorta di sistema immunitario per lo schermo. Quando viene rilevato uno stress strutturale o una potenziale rottura, il meccanismo attiva delle strutture metalliche nascoste che sigillano immediatamente la parte danneggiata, impedendo che il problema si allarghi. A completare il sistema ci sono scanalature e sigillanti progettati per proteggere lo strato OLED da infiltrazioni di umidità e ossigeno.
Questa innovazione potrebbe rappresentare il passo decisivo per integrare in modo sicuro i sensori biometrici direttamente sotto lo schermo anche nei dispositivi pieghevoli, liberando i produttori dai compromessi estetici e funzionali finora necessari. Anche se si tratta ancora di un brevetto e non di un prodotto imminente, l’interesse di Samsung verso questa soluzione e la possibilità concreta che una tecnologia di questo tipo sia oggi sviluppabile, conferma la volontà dell’azienda di puntare sul settore dei dispositivi foldable e di migliorarne le capacità e le prestazioni.