Mentre diversi produttori stanno implementando batterie al silicio-carbonio, con conseguenti aumenti (anche molto consistenti) nelle capacità, colossi come Samsung, Apple e Google sembrano ancora non decidersi a fare questo passo. Samsung, in particolare, potrebbe avere in serbo due miglioramenti per le batterie della serie Galaxy S26, che dovrebbero consentire capacità più alte e ricariche potenzialmente più rapide. In più, potrebbe esserci un ulteriore cambio di rotta (in parte già iniziato) riguardante le memorie RAM.
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Non uno, ma due miglioramenti per le batterie dei Samsung Galaxy S26
Iniziamo con la questione batterie. Diversi produttori, soprattutto cinesi, stanno implementando negli ultimi tempi batterie davvero generose: basti pensare a modelli come Realme GT 7 e GT 7T, dotati di 7000 mAh, o anche a OnePlus 13 (6000 mAh), REDMAGIC 10S Pro (7050 mAh), OPPO Find X8 Ultra (6100 mAh) e così via (si parla già di numeri ancora più alti). Con i suoi ultimi flagship della serie S, Samsung è rimasta decisamente conservativa, e ha proposto 4000 mAh su Galaxy S25, 4900 mAh su Galaxy S25+ e 5000 mAh su Galaxy S25 Ultra; nemmeno con Galaxy Z Flip7 e Galaxy Z Fold7, che saranno presentati il prossimo 9 luglio, il produttore dovrebbe sbilanciarsi con i mAh.
Con la serie Galaxy S26, Samsung starebbe cercando di apportare miglioramenti alle batterie, così da consentire capacità più elevate e ricariche più rapide. La casa di Seoul avrebbe stipulato un nuovo accordo con ITM Semiconductor Co. per soluzioni volte a prolungare la durata delle batterie utilizzate sui Galaxy S26: queste comprenderebbero l’uso di additivi per rinforzare le batterie e per proteggerle dagli stress fisici.
Secondo quanto riportato da The Elec, ITM Semiconductor dovrebbe offrire circuiti di protezione della batteria sviluppati sfruttando la tecnologia EMC (Epoxy Molding Compound); questi circuiti dovrebbero regolare il flusso di carica e impedire alle batterie di sovraccaricarsi o scaricarsi troppo rapidamente. In pratica, questa tecnologia dovrebbe prevedere l’impiego di un sottile strato di composti polimerici che bloccano l’ingresso di umidità, prevengono le interferenze elettromagnetiche provenienti da altri componenti elettronici e contribuiscono a dissipare il calore generato.
In base alla fonte, ITM fornisce già soluzioni simili sulle serie Galaxy A e Galaxy Z, ma meno avanzate. La tecnologia ECM garantisce dimensioni ridotte dei circuiti di protezioni, liberando più spazio fisico all’interno dello smartphone. Questo significa che la serie Galaxy S26 potrebbe disporre di batterie più grandi.
Le scorse settimane abbiamo visto rumor che indicavano un Galaxy S26 Ultra dotato di 5500 mAh (+10% rispetto a Galaxy S25 Ultra). Niente a che vedere con i 6000 o i 7000 mAh già visti sui modelli cinesi, ma già un passo avanti. Inoltre, le anticipazioni in circolazione nelle ultime settimane sostengono che Samsung sostituirà l’alloggiamento delle batterie con uno in acciaio inossidabile, con tecnologia “SUS CAN“, e anche questo dovrebbe portare miglioramenti.
Insomma, Galaxy S26, Galaxy S26+ e Galaxy S26 Ultra potrebbero approfittare di due miglioramenti a livello di batteria, ma senza arrivare alle capacità viste sui modelli dotati di unità in silicio-carbonio. Queste ultime offrono una maggiore densità e quindi più mAh a parità di spazio occupato, ma per il momento Samsung (e non solo) non sembra intenzionata ad adottarle.
La RAM dei Galaxy S26 sarà fornita da Micron?
Abbiamo già visto che la serie Samsung Galaxy S26 potrebbe offrire configurazioni da 16 GB di RAM su tutta la serie. Quest’oggi torniamo sulla questione RAM perché dalla Corea arrivano ulteriori novità.
La divisione mobile di Samsung ha da sempre cercato di rifornirsi “in casa”, affidandosi alla divisione semiconduttori dell’azienda per quanto riguarda le memorie. Negli ultimi tempi però, la casa di Seoul ha dimostrato una maggiore disponibilità ad allontanarsi dalle società del gruppo e ad approvvigionarsi di componenti altrove: con la serie Galaxy S25, ad esempio, Samsung si è affidata a Micron, e sembra che il produttore abbia intenzione di “cedere” una fetta maggiore della torta a quest’ultima.
In Corea sostengono che Micron fornirà il 60% dei chip LPDDR5X necessari per la serie Galaxy S25, con una quota di Samsung Semiconductor che si ridurrà al 40%. A quanto pare, il motivo risiederebbe nei rendimenti inferiori per i chip LPDDR5X di Samsung, che si tradurrebbero in costi maggiori per la produzione.
Le cose potrebbero proseguire con la serie Galaxy S26, con Micron ritenuta già in lizza per la produzione dei chip da utilizzare sui flagship in arrivo a inizio 2026. A quanto sembra, Micron avrebbe già inviato a Samsung dei campioni per i prossimi smartphone, con leggeri miglioramenti nella larghezza della linea del circuito che ne aumenterebbero ulteriormente la resa.
La serie Galaxy S26 sarà presentata all’inizio del 2026, probabilmente tra gennaio e febbraio: nei prossimi mesi avremo modo di scoprire diverse anticipazioni sui flagship, quindi continuate a seguirci.
In copertina Galaxy S25 Ultra e S24 Ultra