Chi segue il mondo degli smartphone pieghevoli sa bene che, nonostante i grandi progressi compiuti negli ultimi anni, esiste ancora un limite tecnologico che ha frenato l’evoluzione di questi dispositivi: le batterie.
Mentre i display hanno raggiunto una flessibilità impressionante e persino i circuiti stampati possono essere realizzati su materiali pieghevoli, le batterie sono rimaste elementi rigidi e ingombranti all’interno dei nostri dispositivi.
Svolta nelle batterie flessibili: il futuro degli smartphone pieghevoli sta per cambiare
Una notizia che potrebbe cambiare radicalmente questo scenario arriva dal mondo della ricerca scientifica. Un team di scienziati ha recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista Science uno studio che potrebbe rappresentare la svolta tanto attesa: batterie non solo flessibili, ma addirittura estensibili.
L’innovazione consiste nell’aver ripensato completamente la struttura interna della batteria. Fino ad oggi, solo l’elettrolita era in forma liquida, mentre gli elettrodi (anodo e catodo) erano necessariamente componenti solidi. Il nuovo approccio proposto dai ricercatori prevede invece l’utilizzo di elettrodi fluidi dalla consistenza simile al dentifricio.
I risultati dei test sono davvero sorprendenti. La cella realizzata con questa tecnologia è sopravvissuta a centinaia di cicli di deformazione, raggiungendo un’estensibilità fino al 500% – pensate, si allunga fino a cinque volte la sua dimensione originale – mantenendo comunque intatta la capacità di immagazzinare energia.
Se siete appassionati di tecnologia mobile avrete sicuramente notato come Samsung, Motorola, OPPO e altri produttori abbiano ormai dimostrato che gli smartphone pieghevoli sono una realtà commerciale concreta. Tuttavia, tutti i dispositivi attualmente sul mercato presentano una netta separazione tra la parte pieghevole (lo schermo) e il corpo del telefono, che rimane sostanzialmente rigido proprio a causa delle batterie tradizionali.
Ma non è tutto. Oltre a rendere possibili design completamente nuovi, come telefoni arrotolabili o estensibili, questa tecnologia potrebbe migliorare anche la sicurezza dei dispositivi mobili. I danni fisici alle batterie sono infatti una delle principali cause di incidenti, a volte anche gravi. Una batteria fluida potrebbe assorbire meglio gli urti e le pressioni, riducendo drasticamente il rischio di cortocircuiti e surriscaldamenti.
Va precisato che, per quanto promettente, questa ricerca è ancora in fase sperimentale. Quasi certamente non vedremo smartphone completamente arrotolabili nei negozi per il Black Friday di quest’anno, e probabilmente nemmeno per quello del prossimo anno. La strada verso la commercializzazione di questa tecnologia richiederà ulteriori perfezionamenti e test di affidabilità nel lungo periodo.
Ciò che rende particolarmente interessante questa scoperta è la sua versatilità. Non stiamo parlando di una soluzione pensata esclusivamente per dispositivi pieghevoli di nuova generazione, ma di una tecnologia che potrebbe trovare applicazione anche negli smartphone tradizionali, migliorandone resistenza e durata.
Immaginate un futuro in cui il vostro smartphone potrebbe piegarsi e adattarsi a qualsiasi situazione: infilato in tasca potrebbe occupare metà dello spazio attuale, per poi espandersi a dimensioni tablet quando necessario. O pensate a dispositivi indossabili che si adattano perfettamente alla forma del vostro polso o braccio, senza parti rigide che limitano il comfort.
Le informazioni trapelate finora non includono dettagli sulla densità energetica di queste batterie rispetto alle soluzioni tradizionali, un fattore cruciale per determinare se e quando questa tecnologia potrà realmente sostituire le batterie agli ioni di litio attuali. Ma una cosa è certa: il campo della ricerca sulle batterie è in fermento come non mai, e questo potrebbe essere il tassello mancante per sbloccare la prossima grande rivoluzione nel design degli smartphone.
Continueremo a seguire da vicino gli sviluppi di questa promettente tecnologia, che potrebbe trasformare radicalmente il modo in cui interagiamo con i nostri dispositivi mobili nei prossimi anni.
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