Il più grande problema degli smartphone odierni è la batteria: all’evoluzione dell’hardware e, quindi, all’aumento dei consumi, non è seguito un sostanziale aumento della capacità delle batterie e, quindi, un aumento della durata di ogni carica delle stesse. Anche se è possibile sostituire le batterie standard con modelli “maggiorati”, la maggior parte degli utenti non desidera ricorrere a simili stratagemmi per avere una durata che superi un giorno. Un trucco per aumentare la durata della carica è ricaricare le batterie nella maniera più corretta, così che durino di più sia come singola carica sia come ciclo vitale.

Una credenza comune è che le batterie debbano essere scaricate del tutto prima di essere ricaricate: nulla di più falso! Mentre è vero che le batterie della passata generazione dovevano essere scaricate fino allo 0% della capacità a causa del cosiddetto “effetto memoria”, le attuali batterie non soffrono di questo problema e, anzi, soffrono quando vengono scaricate del tutto. Le batterie attualmente impiegate in tablet, smartphone, notebook, lettori MP3 e così via sono batterie a ioni di litio. Tali batterie vengono danneggiate sotto una certa soglia di carica e, invece, traggono beneficio da cariche frequenti e continue. Alcuni dicono che sia una buona pratica effettuare un ciclo completo di carica-scarica una volta ogni 30 cicli, anche se in realtà ciò serve più per permettere al software di ricalibrarsi che alle batterie in sè.

Dopo mesi di prove e di tentativi, posso affermare che questo sia un buon metodo per tenere in buona forma le vostre batterie e farle rendere al meglio:

  1. Non fate scendere l’indicatore allo 0% che una volta ogni 30 ricariche.
  2. Caricate la batteria quando è ad un livello di carica compreso tra il 10 e il 30%.
  3. Non esponete la batteria al calore e tenetela in luoghi freschi (non lasciate lo smartphone in macchina d’estate, insomma).
  4. Utilizzate applicazioni come Battery Mix (link in fondo all’articolo) per monitorare lo stato di carica della batteria.
  5. Se non usate la batteria per lungo tempo, lasciatela carica fino al 40% circa: in questo modo non si danneggerà.

Questi sono consigli da prendere come linee guida generali e non come dictat, poiché sono stati dedotti dall’esperienza. A sostegno di questi suggerimenti porto la durata delle batterie dei miei dispositivi: usando il mio Galaxy Tab 7 (prima generazione) circa 2 ore al giorno con luminosità media e WiFi acceso, la carica della batteria dura circa una settimana prima di arrivare al 15%. Sul mio Desire Z, utilizzato per una media di 15 SMS e 5 minuti di chiamate al giorno con mezz’ora di navigazione WiFi, la carica dura all’incirca 3 giorni.

[pb-app-box pname=’jp.smapho.battery_mix’ name=’Battery Mix’ theme=’discover’ lang=’it’]