Xiaomi ultimamente si trova al centro di una vera e propria bufera a causa di alcune accuse riguardanti il presunto “furto di dati” da parte dello smartphone Redmi Note. L’azienda ha già avuto modo di difendersi pubblicamente in occasione del lancio del top di gamma Mi4, tuttavia sembra che tutto ciò non sia stato sufficiente ed è proprio per questo motivo che lo stesso Hugo Barra, unico vero volto internazionale della società, ha deciso di scendere in campo personalmente.

Barra, approfittando della visibilità del proprio profilo Google+, ha riportato in forma tradotta una sorta di Q&A (domanda e risposta, Ndr) già precedentemente apparso sulla pagina facebook di Xiaomi in lingua cinese.

I contenuti delle risposte ricalcano in gran parte ciò che già scrivemmo nel nostro precedente articolo, concentrandosi su pochi punti fondamentali:

  • I dati personali non vengono in alcun modo inviati ai server Xiaomi. Le connessioni con tali server avvengono periodicamente ma per esigenze legate, ad esempio, alla verifica degli update OTA.
  • Il servizio Mi Cloud prevede il backup online dei dati personali (foto, messaggi etc.) ma è disabilitato di default. Deve essere attivato esplicitamente dall’utente che, per farlo, ha bisogno di accedere tramite il proprio account Mi.
  • Xiaomi tratta le questioni legate alla privacy con serietà e non preleva i dati dell’utente senza il permesso esplicito dello stesso. Una simile pratica sarebbe controproducente per la crescita dell’azienda.

Niente di nuovo dal punto di vista dei contenuti dunque, tuttavia l’intervento diretto di un personaggio come Hugo Barra avrà certamente un impatto positivo sull’immagine internazionale della società e farà cambiare idea ad una larga fascia di utenti. Voi siete tra questi?

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