Recensione OUKITEL K13 Pro – OUKITEL si è costruita negli anni una solida fama nel settore dei battery phone, quella tipologia di smartphone destinati a garantire non meno di due giorni di autonomia. OUKITEL K13 Pro è la creazione più recente del produttore cinese e abbiamo avuto modo di provarlo per qualche giorno, per capire se la batteria è il suo solo punto di forza. Scoprite tutti i dettagli nella nostra recensione completa.
Design & Ergonomia
Tozzo, ingombrante e pesante. Questi sono i tre aggettivi che meglio descrivono OUKITEL K13 Pro nell’utilizzo di tutti i giorni. Il design è davvero particolare, con la cover posteriore che adotta una finitura che ricorda il kevlar, un frame metallico ricoperto da una plastica rigida con finitura gommata e inserti zigrinati laterali in metallo.
L’aspetto è quanto meno particolare, difficile che passi inosservato grazie anche agli accenti rossi ripresi sui tasti laterali, sul profilo della fotocamera, del lettore di impronte, del logo nella parte posteriore e sulla griglia dello speaker frontale. Può non piacere a tutti ma ha una propria personalità. OUKITEL K13 Pro ha gli spigoli “tagliati” per migliorare la resistenza in caso di caduta e per ridurre leggermente gli ingombri.
Decisamente complicato l’utilizzo a una mano, a causa delle dimensioni e del peso: parliamo infatti di 166,9 x 76,6 x 14,2 millimetri e 286 grammi di peso. Lo schermo da 6,41 pollici, con risoluzione HD+ (720 x 1560 pixel) si caratterizza per un foro nella parte alta centrale. Nell’utilizzo normale non si nota molto, visto che è inserito nella zona della barra di navigazione, ma nelle app con sfondo bianco spicca parecchi e crea una sorta di alone fastidioso da vedere.
Buona comunque la luminosità massima che consente un agevole utilizzo dello smartphone anche sotto il sole, anche se la luminosità adattiva non brilla per rapidità di adattamento. Molto buoni gli angoli di visione, con i colori che si mantengono anche ad angoli molto elevati.
Funzionalità
Come spesso accade OUKITEL si appoggia a una classica ROM MediaTek, con un launcher decisamente obsoleto, icone che si ispirano alla vecchia interfaccia Samsung e poche applicazioni aggiuntive, oltre al classico set di applicazioni Google. Troviamo l’app per ascoltare la radio FM, un set di strumenti che utilizzano bussola e accelerometro, un pedometro per contare i passi percorsi e nessuna altra particolarità.
È possibile assegnare una funzione al lettore di impronte posteriore, sia con un tocco rapido che con un tocco prolungato, comodo ma non indispensabile. Ci sono le classiche gesture con movimenti, per silenziare una chiamata, effettuare screenshot con tre dita e poco altro.
È presente lo sblocco col volto anche se non si tratta di un sistema sicuro, tanto che può essere aggirato con estrema facilità. Il classico software MediaTek insomma, con traduzioni mancanti e poche possibilità di personalizzazione, anche se non è questa la vocazione di OUKITEL K13 Pro.
Prestazioni
Il SoC è un MediaTek Helio P22, affiancato da 4 GB di RAM e 64 GB di memoria interna, espandibile con microSD fino a 128 GB. Non male nel complesso le prestazioni, qualche lieve rallentamento nel caricamento delle pagine web più pesanti o nei giochi, ma niente di particolarmente fastidioso.
Lo smartphone non scalda mai, nemmeno dopo diverse ore di utilizzo e nemmeno utilizzando giochi particolarmente impegnativi per la CPU. Nella media la ricezione telefonica, anche se in zone difficoltose si nota qualche incertezza, peggio il WiFi che fatica a raggiungere la massima copertura anche a pochi metri dal router, dove altri dispositivi hanno un segnale decisamente più stabile.
Così cosi anche lo speaker, completamente privo di bassi e con il suono che tende a gracchiare al massimo volume, meglio orientarsi fin da subito su un paio di cuffie, wireless o con connettore USB Type-C vista l’assenza della presa da 3,.5 millimetri. Poco potente anche la capsula auricolare che crea qualche difficoltà di comprensione nei luoghi più affollati.
Fotocamera
Nella norma la fotocamera, composta da un doppio sensore posteriore (16 + 2 megapixel) e da un sensore frontale da 2 megapixel. Accettabili le foto di giorno, con un effetto sfuocato soddisfacente (non l’effetto bokeh dell’app fotocamera, una cosa inguardabile) mentre di sera i risultati sono pessimi e sostanzialmente inutilizzabili. In ambienti chiusi e non perfettamente illuminati serve un po’ di pazienza ma è possibile ottenere qualche scatto decente. Nella media la fotocamera frontale, che svolge il suo lavoro senza infamia né lode.
Batteria & Autonomia
Il pezzo forte di OUKITEL K13 Pro è la batteria, e sotto questo punto di vista non delude. 11.000 mAh che possono essere ricaricati in poco più di due ore e mezza, grazie al caricabatteria da 30 watt in dotazione. Impressionante l’autonomia: si possono raggiungere 24 ore di schermo acceso spalmate su tre giorni, e con un utilizzo meno esagerato è possibile arrivare senza grossi problemi a 4 giorni di autonomia.
Anche i viaggi più lunghi non vi metteranno in crisi, visto che potete guardare video per non meno di 20 ore di fila, con una discreta carica residua al termine della maratona. OUKITEL utilizza un risparmio intelligente in stand-by, che non risulta però aggressivo e permette di tornare a utilizzare le proprie applicazioni senza dover attendere il caricamento completo.
Sotto questo punto di vista quindi OUKITEL K13 Pro è promosso a pieni voti senza alcuna riserva, vista la presenza di un connettore USB Type-C.
In conclusione
OUKITEL K13 Pro, pur con qualche limitazione è lo smartphone perfetto per chi cerca una grande autonomia, senza troppi compromessi: che si tratti di due giorni con un uso molto intenso o di quattro-cinque giorni meni impegnativi, il battery phone non vi tradirà mai. Impossibile pensare di scaricarlo in un giorno, forse con qualche gioco impegnativo, ma con sessioni decisamente prolungate e poco realistiche.
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