Con il Galaxy S6 (e Galaxy S6 Edge) Samsung è riuscita ad interrompere la dipendenza da Qualcomm e dai processori della serie Snapdragon: la scelta è stata quasi certamente forzata (per via dei problemi del chip Snapdragon 810) ma l’azienda coreana ha saputo fare di necessità virtù presentando un SoC di altissima qualità, l’Exynos 7420.

Il chipset montato sugli ultimi due top di gamma della serie S, come sappiamo, è composto da otto core in configurazione big.LITTLE: quattro core ARM Cortex A-57 e quattro core ARM Cortex A-53.

Samsung, fino ad ora, ha sempre utilizzato core ARM per i processori della serie Exynos e non ha mai puntato su soluzioni custom. Qualcomm, per contro, ha puntato quasi sempre su soluzioni “fatte in case”, come il core Krait che tutti abbiamo apprezzato sui SoC della serie S4, 400, 600 e 800 (810 escluso).

Stando ad un report proveniente dalla Corea, la società sarebbe attualmente impegnata nella produzione di un core custom che dovrebbe vedere la luce durante il primo trimestre del 2016.

Se ciò fosse vero Samsung sarebbe pronta a porsi nella scia di Qualcomm (che con lo Snapdragon 820 presenterà il core Kryo) e NVIDIA e si appresterebbe a creare un proprio core, ovviamente basato sull’architettura ARM, ma differente rispetto alle classiche soluzioni ARM Cortex.

Al momento non è possibile sapere se le indiscrezioni (e soprattutto le tempistiche) siano corrette, tuttavia se tutto dovesse rivelarsi vero non vi troveremmo nulla di strano: in un mercato sempre più competitivo è assolutamente normale volersi porre al pari, o ancor meglio al di sopra, della concorrenza.

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