Una delle accuse che vengono spesso rivolte a Samsung è quella di avere una gamma troppo vasta di prodotti, che portano parecchia confusione nel possibile acquirente. Risulta difficile comprendere le differenze tra i modelli Ace, Mega, Young, Core, Grand, Max, neo, Advance e Trend senza ricavarne un forte mal di testa. Per questo è corsa ai ripari adottando un nuovo schema di nomi, di cui la serie Galaxy A dovrebbe essere un esempio.

Secondo quanto riportato da Robert Yi, responsabile delle relazioni con gli investitori, il colosso coreano avrebbe deciso di ridurre del 30 per cento la gamma di smartphone, concentrandosi sui segmenti entry level e mid range, attualmente troppo affollati. Per raggiungere questo scopo la compagnia dovrebbe aumentare il numero di componenti condivisi dai vari modelli, per ottimizzare i processi produttivi su larga scala.

Speriamo che con questa mossa Samsung riesca ad offrire la miglior esperienza possibile per ogni fascia di prezzo, sulla scia di quanto fatto da Motorola e Xiaomi, che non hanno certamente una lineup affollata. Samsung sta cercando di far ritornare il proprio margine percentuale a due cifre, e se la riduzione della gamma potrà far risparmiare un sacco di soldi, l’azienda dovrà migliorare la qualità dei suoi prodotti budget per tornare a guadagnare.

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