Con la presentazione dei nuovi smartphone Galaxy – S6 e S6 Edge – Samsung non ha solamente rinnovato l’aspetto estetico e i materiali ma, al contrario, ha operato cambiamenti molto più profondi, a cominciare dal processore.

Il colosso coreano, con una mossa a sorpresa, ha preferito optare unicamente sui chip della famiglia Exynos (Exynos 7420), abbandonando totalmente i SoC made in Qualcomm che avevano accompagnato la crescita della famiglia Galaxy con S4 ed S5.

Il chipset Exynos 7420 è realizzato con processo produttivo a 14nm e rappresenta una novità assoluta all’interno dell’ecosistema della telefonia mobile. Grazie a questo SoC Samsung è riuscita a distanziare per la prima volta la concorrenza ponendosi all’incirca due trimestri avanti rispetto al rivale storico TSMC.

Solo pochi giorni fa TSMC ha dovuto rivedere le previsioni di profitto proprio a causa della grande competitività in cui versa il settore. L’attuale posizione privilegiata sul mercato ha già consentito a Samsung di stringere accordi con NVIDIA e di iniziare a trattare con Qualcomm (sebbene al momento la questione sia classificabile solo come rumor).

Si prospetta davvero un buon periodo per la società coreana.

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