Nella maggior parte dei dispositivi di tutte le aziende come Samsung, HTC, Apple, LG, ed altre, viene fatto largo impiego di componenti proprietari Broadcomm, un’azienda che fornisce chip dalla connettività più varia sia per il mobile che per altri settori.

Broadcomm è nota per aver sviluppato col tempo dei chip sostanzialmente multifunzione, ovvero dei circuiti integrati che avessero molteplici connettività incorporate, come Wi-Fi, Bluetooth, GPS, GLONASS, Radio FM, NFC. Da quanto emerge da ultimi report, però, pare che Samsung non abbia più il desiderio di acquistare tali chip da Broadcomm ma di realizzare un qualcosa che possa sopperire alla loro mancanza. Per questo motivo, l’azienda Sud-Coreana avrebbe deciso di sviluppare in proprio i chip che si occupano di fornire informazioni riguardo la localizzazione dei dispositivi.

Ci si aspetta che Samsung, a partire dalla prossima generazione, sviluppi i propri chip per interfacciarsi ai sistemi di posizionamento globale tra cui il GPS (statunitense), il GLONASS (russo) e il QZSS (giapponese). La soluzione di Samsung potrebbe usare tutte le fonti insieme per ottenere una precisione ancora maggiore sulla posizione dell’utente. Tra l’altro vi è anche da segnalare che Samsung nel mese di Giugno scorso ha acquistato la divisione mobile Wi-Fi e Bluetooth dell’azienda CSR.

Ancora una volta si conferma l’intenzione di Samsung di voler produrre tutto in proprio per massimizzare ancora di più l’efficienza del suo intero apparato ed anche per cercare di monetizzare il più possibile anche su questo fronte.

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