Ci siamo, Chainfire è riuscito ad aggirare il “blocco” che non permetteva di riazzerare il contatore presente su KNOX. Questo, lo ricordiamo, tiene il conto di quante volte un dispositivo viene flashato. Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere il nostro precedente articolo.

Il Root de la Vega (è così che Chainfire l’ha chiamato in onore del CEO di AT&T Mobility) è il primo passo del metodo che permetterà di far “dimenticare” a KNOX il fatto di aver flashato una ROM diversa da quella stock sul Galaxy Note3.

In realtà, anche questo root sarà contato da KNOX ma con il supporto del Xposed Framework e l’applicazione che potete trovare sul Play Store Wanam Xposed, si potrà aggirare il sistema. Chainfire fa sapere, inoltre, che anche la sua applicazione Triangle Away sarà presto compatibile con quel Framework.

Il processo di root installerà un firmware già dotato di permessi di root in modo da permettervi di fare ciò che volete con il Note 3, eccezion fatta per l’installazione di recovery e kernel.

Attualmente il Root de la Vega funziona sulla versione internazionale del Note3, la stessa presente qui in Italia con processore Snapdragon, oltre che per i modelli di T-Mobile, Verizon e AT&T.

Rimandandovi al post sul forum di XDA vi ricordiamo che questi processi non sono dei più semplici e che prima di manomettere il vostro dispositivi è bene sapere quel che si fa per evitare di ritrovarsi con un dispositivo del tutto inutile perché impossibile da riaccendere.

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