Uno dei parametri di valutazione dei dispositivi è sicuramente la pratica del benchmarking. I benchmark sono piccole applicazioni che svolgono test standard e assegnano un punteggio, solitamente in base alla velocità di esecuzione. Samsung sembra aver taroccato di proposito i Galaxy S4 per ottenere migliori risultati con i benchmark.

I ragazzi di Anandtech hanno infatti scoperto che i dispositivi vanno automaticamente in overclock (ovvero si innalzano le frequenze) sia della CPU che della GPU quando il dispositivo esegue certe applicazioni, tra cui anche i benchmark. In questo modo, le frequenze maggiori permettono di eseguire i calcoli più velocemente e ottenere migliori punteggi nei benchmark.

Questo piccolo trucco viene eseguito grazie ad un pezzo di codice che Samsung ha chiamato “BenchmarkBooster” che permette di innalzare le frequenze quando viene avviata l’applicazione. Questo codice si interfaccerebbe con il kernel (ovvero quella parte del sistema che fa comunicare software e hardware) in modo da ordinargli di alterare il normale funzionamento del sistema.

Questa pratica porterebbe ad un risultato illecito nei punteggi che posizionerebbe il Galaxy S4 più in alto di dove dovrebbe stare. Di fatto, un dispositivo con punteggi di benchmark più elevati ha una maggiore potenza e dovrebbe garantire una migliore esperienza utente. Anche se non sono molti coloro i quali prendono i benchmark come elemento di aiuto nella decisione sull’acquisto dello smartphone, certamente questo fatto ha un’influenza sugli acquisti di una parte degli utenti.

A questo punto vale la pena chiedersi se (posto che venga confermata la veridicità di quanto affermato da Anandtech) questo sia un modo per farsi pubblicità gratuitamente che può essere in qualche modo “perdonato” oppure se sia una scorrettezza da parte di un’azienda multinazionale ai vertici delle classifiche di vendita e che non ha certo bisogno di questi trucchetti da ragazzini per vendere altri smartphone.

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