WeLoop Tommy è il primo prodotto lanciato sul mercato dalla cinese WeLoop, azienda di recentissima fondazione. Non è chiaro se si tratti del classico caso di prodotto rimarchiato o se sia opera originale di WeLoop (i sistemi di scatole cinesi che si usano in questi casi possono essere difficili da dipanare), ma Tommy rimane uno smartwatch dalle funzioni basilari molto interessante.

L’aspetto che più spicca è, senza dubbi, la durata della batteria: in una decina di giorni di test la batteria è arrivata poco sopra il 40%. Il prezzo basso è l’altro aspetto interessante: parliamo di un dispositivo con un prezzo che si aggira intorno ai 50€ e che è quindi alla portata di tutti.

Hardware

WeLoop Tommy assomiglia molto a Pebble: come quest’ultimo, infatti, tutta l’interazione è delegata a pulsanti fisici e il suo ruolo principale è quello di orologio e di mezzo per accedere più facilmente e velocemente alle notifiche. A differenza dello smartwatch americano, tuttavia, Tommy ha un design più elegante (sembra meno un giocattolo) e ha lo schermo ricoperto in vetro.

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La cassa è realizzata in policarbonato rigido, che riesce a non essere fastidioso e a non far sudare il polso anche quando indossato per lungo tempo. Il cinturino è di gomma, ma sembra essere sostituibile con i cinturini standard grazie ad un passo standard da 22mm e alla presenza di perni. Sembra quindi possibile sostituire il cinturino con uno di altro materiale (es. metallo) oppure con un differente design, anche se non abbiamo conferme in questo senso e, non avendo l’attrezzatura adeguata, non mi è possibile provare ad effettuare la sostituzione. Nota positiva: la fibbia è realizzata in metallo, presumibilmente acciaio (è magnetica!).

Il peso è contenuto in soli 35 grammi, che fanno sì che ci si dimentichi quasi di avere lo smartwatch al polso dopo poco tempo che lo si è indossato. Il comfort è elevatissimo e non fa rimpiangere un orologio tradizionale.

L’interazione avviene tramite quattro pulsanti: sul lato sinistro è presente il tasto “indietro”, mentre il lato destro ospita i tasti “su”, “invio” e “giù”. I tasti “su” e “giù” servono anche per interagire con le notifiche e le chiamate; ad esempio, premendo il tasto “giù” quando è in arrivo una chiamata fa sì che questa venga respinta. I pulsanti richiedono una pressione molto piccola per essere attivati, con il tasto “invio” della nostra unità che non fa neppure “click” quando viene premuto; questo è uno degli aspetti da migliorare del Tommy, anche se non lo giudico particolarmente grave.

Subito sopra il tasto “indietro” è presente il connettore per la ricarica, che consta di due pin metallici attraverso i quali passa la corrente e di un magnete per rendere l’aggancio solido. Questo fatto costringe a portare con sé il cavo per la ricarica, ma permette anche di rendere Tommy completamente impermeabile fino a 5 atmosfere di pressione (corrispondenti a 50 metri di profondità). Ho fatto un paio di docce indossandolo e non c’è stato il minimo problema.

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Se Android Wear ci ha abituato a smartwatch con caratteristiche tecniche da telefono con processori multi-core e 512MB di RAM, WeLoop Tommy invece ha una dotazione hardware ben più modesta. Il cuore dell’orologio è infatti un processore ARM Cortex-M0 operante a 16MHz, accompagnato da una RAM da 16KB, una memoria flash da 512KB e una radio Bluetooth LE 4.0. Come è facilmente immaginabile, queste caratteristiche impediscono di avere funzioni estremamente complesse – ma su questo torneremo nella sezione dedicata al software.

È presente un motore che produce una vibrazione molto morbida, decisamente più piacevole di altri prodotti che riescono invece a produrre vibrazioni più secche e decise.

La connessione Bluetooth è stabile e non presenta problema alcuno; la distanza massima per mantenere la connessione non è grandissima e già dopo circa 7-8 metri in casa viene persa.

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Display

Lo schermo è di tipo memory LCD (e-paper) in bianco e nero ed è prodotto dalla giapponese Sharp. È un pannello a bassissimo consumo con diagonale di 1.26 pollici, risoluzione 144×168 (la definizione è pari a 176ppi) e retroilluminazione blu. Il vantaggio di questo tipo di pannello è che la visibilità sotto la luce del sole è massima e durante il giorno non c’è consumo di batteria derivante dalla retroilluminazione, in compenso è necessario accendere quest’ultima sotto una certa soglia di luminosità.

La leggibilità è ottima in tutte le condizioni di luce ambientale, da quelle più intense a quelle più buie. Anche se, in effetti, si legge meglio sotto la luce diretta, la retroilluminazione riesce a sopperire egregiamente. Per attivare la retroilluminazione si può scuotere semplicemente il polso oppure premere un tasto di interazione qualunque. È possibile impostare la retroilluminazione affinché sia attiva per tutte le 24 ore o solo di notte quando interagiamo con lo smartwatch, inoltre è possibile abilitare l’illuminazione quando si scuote il polso.

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L’unica critica che si può muovere è riguardo la durata della retroilluminazione: rimane accesa circa 2 secondi, appena il tempo di leggere l’ora. Questo è un problema in caso di notifiche lunghe (es. messaggi), perché costringe ad accenderla più volte.

Contrariamente alla concorrenza più diretta che è realizzata totalmente in plastica, a proteggere il vetro di WeLoop Tommy è presente un vetro curvo che aggiunge un tocco di eleganza al dispositivo. Anche se si sporca molto facilmente e trattiene moltissimo le impronte delle dita, il vetro si pulisce con altrettanta facilità: basta passarci sopra del tessuto o un fazzoletto di carta perché torni ad essere perfettamente pulito.

Batteria & autonomia

La batteria è indubbiamente l’elemento più interessante di questo smartwatch: nonostante sia piccola (110mAh), infatti, riesce a garantire una durata che ha dell’incredibile al dispositivo. In 10 giorni di utilizzo, con numerose notifiche ogni giorno, la batteria si è scaricata di poco più del 50%. Si tratta comunque del primo ciclo di carica, che è notoriamente inaffidabile e non permette di tirare conclusioni adeguate.

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Se l’idea di caricare tutte le sere anche l’orologio vi spaventa, allora questo dispositivo fa per voi. Molti utenti riferiscono che dopo i primi 2-3 cicli di carica l’autonomia aumenta e in alcuni casi supera i 24 giorni.

Funzionalità e software

Il problema principale di questo dispositivo è il software, sia interno che installato sul telefono. Partendo dal primo, le funzioni sono molto limitate e prevedono solamente la possibilità di gestire le notifiche, di contare i passi, di controllare la musica e la fotocamera e di far squillare il telefono se non lo si trova (e se è nel raggio del Bluetooth). Non c’è nemmeno un timer o un cronometro al momento attuale (versione 3.17 del firmware). Questa è un’ulteriore differenza con Pebble: al momento attuale non esistono applicazioni su Tommy. Il software è quello di sistema, fine del discorso. Ci sono promesse di rilascio di un SDK, ma senza tempi certi è meglio non fare affidamento sulla possibilità di sviluppare app.

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L’applicazione per Android, viceversa, è limitata e non funziona perfettamente con Android 5.0 Lollipop, soprattutto per quanto riguarda le notifiche: attualmente non è possibile avere al polso tutte le notifiche, ma soltanto chiamate e messaggi. La possibilità di avere una vibrazione al polso quando arrivano chiamate e messaggi è in effetti decisamente positiva e interessante, ma è l’assenza delle altre notifiche che si fa sentire e che pesa sul giudizio del software. Anche nel caso dei messaggi non mancano i problemi: i messaggi più lunghi vengono troncati ed è necessario pescare il telefono di tasca per leggerli integralmente.

Anche il controllo della musica non funziona perfettamente e molti lamentano che non funzioni proprio. La fotocamera può essere controllata solo se viene aperta l’applicazione WeLoop.

Una funzionalità interessante è l’anti-smarrimento del telefono: se si disconnette dallo smartwatch comincerà a squillare, facendo sì che sia difficile dimenticarlo in giro o perderlo.

Escludendo le notifiche, il più grande problema del Tommy è il fatto che il firmware imposti automaticamente la lingua cinese quando il telefono si disconnette o connette e la lingua impostata in Android non è l’inglese. Anche se è molto facile ripristinare la lingua inglese e ci si orienta facilmente nel firmware grazie alle icone, questo è un difetto non da poco.

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È possibile cambiare il quadrante del Tommy, ma la scelta è limitata ad appena una quindicina di temi – alcuni dei quali davvero abbastanza brutti. Sullo smartwatch possono essere presenti al massimo tre temi differenti.

Gli aggiornamenti dell’applicazione vengono distribuiti sia tramite Play Store sia, nel caso delle versioni beta, in questa pagina. È sempre consigliabile usare le versioni beta, perché spesso risolvono problemi presenti nelle versioni disponibili sul Play Store.

In conclusione

WeLoop Tommy è un prodotto interessante per chi vuole avere un orologio dalla lunga durata della batteria, con la possibilità di ricevere al polso le notifiche e di controllare alcuni aspetti dello smartphone.

Disponibile online ad un prezzo di circa 50€, è uno smartwatch economico che permette a chiunque di fare il salto verso la nuova generazione di dispositivi indossabili senza impegnare molti fondi. Ci sono aspetti negativi, ma nel complesso lo smartwatch è più che godibile e, soprattutto, svolge benissimo la sua funzione primaria: essere un orologio.

Ringraziamo GearBest.com per averci fornito il campione oggetto della prova. Chi di voi volesse acquistarlo presso di loro può utilizzare il codice LOOPML che dà diritto ad uno sconto (il prezzo passa a 61.99$).

 

VOTI

Ergonomia 8
Hardware 6.5
Materiali 7.5
Batteria 10
Software 7
Qualità/Prezzo 8
Esperienza utente 8
Voto Finale

7.8