Syllable è un brand cinese attivo nel mondo dell’audio personale ancora poco noto in Occidente, ma che è stato in grado di raccogliere collaborazioni con atleti e artisti internazionali. E’ questo il caso con le Syllable G800, che sono state create in collaborazione con il chitarrista scozzese David Russell.

Le Syllable G800 sono cuffie Bluetooth di tipo on-ear con un design che ricorda quello delle più famose Beats, ma non ne sono una copia – soprattutto per quanto riguarda l’aspetto acustico.

Design e comfort

Il design delle Syllable G800 è molto simile a quello di cuffie come le Beats Solo. Il modello che ho ricevuto è di colore rosso e argento, ma sono disponibili anche un modello blu e azzurro e un modello argento e giallo. I colori sono abbastanza vistosi e gli accostamenti potrebbero non piacere a tutti, soprattutto perché il colore argento risalta molto rispetto al rosso – che è comunque molto acceso.

Le cuffie possono piegarsi per risparmiare spazio durante il trasporto e sono estendibili per meglio adattarsi alle dimensioni della testa di ciascuno. Quando le si piega o le si apre un clic piuttosto udibile avverte del fatto che le cuffie sono entrate nella posizione desiderata.

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Il padiglione sinistro ospita la batteria, che è accessibile rimuovendo un piccolo coperchio, il microfono, la presa jack da 3.5mm e la porta micro-USB per la ricarica. Quando le cuffie sono in carica si accende una luce rossa, che diventa blu quando la ricarica è completa.

Il padiglione destro ospita i controlli di riproduzione, il tasto di accensione/spegnimento (che funge anche da tasto play/pausa e per gestire le chiamate) e i controlli del volume. Questi ultimi sono posti sull’asse orizzontale, mentre i controlli di riproduzione sono posti sull’asse verticale; personalmente avrei preferito che fossero scambiati anche per semplice concordia con le azioni (mandare avanti una canzone e alzare il volume, non viceversa!). Tutti i tasti hanno piccole sporgenze che aiutano a trovarli quando si indossano le cuffie.

L’impressione, al primo impatto, è che la qualità dei materiali non sia al top: si sente qualche scricchiolio deformando l’archetto, mentre il materiale che lo ricopre non appare particolarmente raffinato – ma, d’altronde, non appare neppure così economico. Sono però i piccoli dettagli a rovinare l’apparenza: cuciture non precise, metallo a vista non pulito e scintillante, coperchio del vano batteria difficile da aprire e chiudere. Sono tutti dettagli minori che, però, distinguono un prodotto veramente premium.

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Il comfort è sicuramente il primo elemento da migliorare in queste cuffie. L’imbottitura dell’archetto è davvero ridotta ai minimi termini anche se deve sostenere il peso dell’intera cuffia (270 grammi) e per questo motivo appare largamente insufficiente. Se non si trova la posizione ideale sulla testa, entro pochissimi minuti si avverte un grande fastidio che porta a togliersi le cuffie. L’imbottitura dei padiglioni è appena sufficiente e appare forse un po’ troppo morbida.

All’interno della confezione troviamo una custodia semirigida, un cavo jack da 3.5mm e un cavo piatto USB-microUSB. È presente anche un moschettone in alluminio, la cui funzione però non è chiara dato che non passa per il buco del carrello della cerniera e non è abbastanza grande da poter accogliere le cuffie.

Piccola curiosità: la confezione riporta alcune immagini di arte italiana, come a voler indicare un collegamento tra le opere d’arte italiane e le cuffie quasi come se fossero opere d’arte esse stesse.

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Funzionalità

Le Syllable G800 sono cuffie Bluetooth e, come tutti i prodotti di questo tipo, sono facili da accoppiare allo smartphone. È sufficiente tenere premuto il tasto di accensione per circa 5 secondi per entrare nella modalità accoppiamento (la luce di stato passa da blu a rosso e viceversa) e quindi connetterle al proprio smartphone o ad altri dispositivi compatibili.

Tra le funzionalità troviamo la riduzione del rumore ambientale e la possibilità di connettere le cuffie ai vari dispositivi utilizzando anche un jack da 3.5mm, molto utile quando vogliamo utilizzare una sorgente senza Bluetooth.

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La riduzione del rumore ambientale consiste nell’emissione di rumore bianco [http://it.wikipedia.org/wiki/Rumore_bianco] a basso volume in qualunque momento, anche quando le cuffie sono accese ma non stanno riproducendo musica. Il rumore bianco non risulta particolarmente invadente con musica movimentata, ma può diventare molto fastidioso con brani in cui ci sono momenti di silenzio o di volume relativamente basso (ad esempio Duel of the Fates dalla colonna sonora di Star Wars Episode I).

Anche in brani più movimentati, comunque, il rumore bianco diventa alla lunga fastidioso e si sente in particolar modo con un ambiente silenzioso intorno. Trovo un difetto il fatto che non sia possibile disattivare questa funzionalità, tuttavia bisogna ammettere che svolge bene il suo mestiere ed elimina buona parte dei rumori esterni.

Un difetto correlato alla riduzione del rumore, ma abbastanza comune in questo tipo di cuffie, è che anche quando collegate tramite cavo le cuffie attingono energia dalla batteria e, quindi, non è possibile utilizzarle del tutto se questa è scarica.

Il microfono non riesce a catturare correttamente la voce e la controparte finisce per non sentire correttamente quello che diciamo, soprattutto se l’ambiente è rumoroso.

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Audio

Il suono appare ben definito, con i piatti della batteria ben chiari e gli strumenti in generale ben distinti dagli altri e con una buona definizione. L’equilibrio di queste cuffie è ottimo ed è possibile apprezzare il fatto che non c’è una parte che appare predominante sulle altre, ma sono tutte ben bilanciate e complementari.

Questo fatto è ottimo per chi vuole ascoltare la musica “pura”, come è stata pensata dagli artisti, senza distorsioni create da una presenza eccessiva o troppo povera di bassi. Queste cuffie, quindi, dal punto di vista della resa acustica non somigliano affatto alle Beats di cui richiamano il design, ma risultano maggiormente appetibili a chi ascolta generi che non richiedono molti bassi.

Ho provato le Syllable G800 con la solita scaletta e il risultato è stato soddisfacente:

  • Classica/sinfonica: i cori in Duel of the Fates dalla colonna sonora di Star Wars Episode I risultano chiari e in primo piano, con i bassi e gli alti che si collocano sui giusti livelli e appaiono ben equilibrati. In generale, il suono abbastanza equilibrato delle cuffie rende l’ascolto di musica classica abbastanza piacevole.
  • Metal: The Drapery Falls degli Opeth viene resa molto bene, con tutte le parti che risultano equamente udibili e godibili e senza sovrapposizioni. Anche il basso e il pedale della batteria in Scavenger of Human Sorrow dei Death vengono riprodotti senza intoppi e sono ben amalgamati col resto.
  • Rock: ancora una volta è l’equilibrio nel suono a rendere gradevole l’ascolto. La chitarra in Smells Like Teen Spirit dei Nirvana appare correttamente in primo piano, mentre voce e pianoforte di The Great Gig in the Sky dei Pink Floyd sono ben focalizzate e
  • Trip-hop: come l’elettronica, il trip-hop richiede che i bassi siano potenti e definiti. In questo caso possiamo dire che siano definiti, ma non potenti; se cercate qualcosa di esplosivo, allora queste cuffie non fanno per voi. L’ascolto di brani come Angel dei Massive Attack risulta comunque perfettamente godibile, nonostante i bassi relativamente contenuti.
  • Celtica/Folk: in un genere in cui prevalgono toni medi e alti come la musica celtica, le Syllable G800 danno il proprio meglio e restituiscono un suono corposo e con un’ottima spazialità che permette di distinguere tutti gli strumenti.
  • Elettronica: i bassi non eccezionali fanno sì che le Syllable G800 non siano perfette per ascoltare musica elettronica, soprattutto a basso volume. Il basso in Borderline degli Aes Dana, ad esempio, non ha quella dirompenza che servirebbe, ma risulta in ogni caso godibile. Notevole il fatto che, contrariamente ad altre cuffie, le G800 non mostrano difficoltà particolari al diminuire delle frequenze.

In conclusione

Le Syllable G800 sono cuffie dal suono sufficientemente equilibrato, e pur rimanendo lontane dall’essere cuffie per audiofili risultano decisamente apprezzabili. Queste cuffie sono ideali per chi vuole cuffie Bluetooth di buona qualità con un suono equilibrato, senza spendere centinaia di Euro in cuffie di livello più elevato; non sono cuffie per il pubblico più esigente ma costituiscono un’alternativa eccellente alle cuffie dei marchi più blasonati (come le già citate Beats) rimanendo su un timbro neutro.

Ringraziamo il negozio online GearBest.com per averci fornito l’unità oggetto della prova. Potete trovare le Syllable G800 sul loro sito a questo indirizzo ad un prezzo intorno ai 120€.