E’ da un po’ che non vi parliamo di gadget, quindi vogliamo farlo in grande stile, con due prodotti che in comune hanno la caratteristica che più ci piace: un rapporto qualità/prezzo da urlo.
Le CLAM ANC di Fresh’n Rebel sono cuffie con riduzione attiva del rumore e costano 149 Euro, la smartband WeLoop Neo costa poco più di 60 Euro ed è completissima.

Sapete che non scegliamo mai a caso i prodotti da recensire, sono selezionatissimi e se arrivano sulle nostre pagine è perché abbiamo voluto premiarli.
Partiamo quindi dal presupposto che le CLAM ANC e la WeLoop Neo siano ottimi prodotti, e addentriamoci alla scoperta delle caratteristiche chiave, dei pregi e degli eventuali limiti.

Recensione CLAM ANC e Weloop Neo

CLAM ANC by Fresh’n Rebel: suono controllato e piacevolmente silenziose

Le CLAM ANC di Fresh’n Rebel sono cuffie sovraurali con cancellazione del rumore attiva, colorate e adatte ad un pubblico giovane. Fin qui nulla di particolare, se però vi diciamo che costano 149 €, sono di un brand affidabile, sono ben realizzate e hanno un suono curato, allora cambia decisamente la musica (fatecela passare).

Partiamo dalla qualità costruttiva, buona, nulla di estremamente raffinato ma plastiche che non scricchiolano e imbottitura abbondante e morbida sull’archetto e sui due padiglioni.
L’archetto ha comunque un’anima in metallo, flette solo leggermente dà l’impressione di resistere nel tempo, hanno un buon feedback in mano, merito di plastiche di qualità e un peso non proprio contenuto, che gli conferisce il giusto senso di solidità.
Certo Fresh’n Rebel non si nasconde, sono cuffie appariscenti e “ribelli”, comunque adatte senza problemi anche per l’uso urbano, dove si può osare un po’ di più senza dare nell’occhio.

Sono davvero molto grandi, i due driver sono ampi e se non avete orecchie particolarmente abbondanti, tutto il padiglione troverà uno spazio interno, senza essere compresso dalle imbottiture.
In questo caso queste CLAM ANC possono essere considerate un ibrido tra cuffie sovraurali e cirmuaurali.
Il peso di 260 grammi si fa sentire dopo un po’, ci è capitato di dover fare delle pause, ma ci stà, è molto più importante il fatto che non diano fastidio alle orecchie e non scaldino eccessivamente, merito sicuramente di una accurata scelta dei materiali.

La buona notizia è che entrambi i padiglioni si possono ripiegare verso l’interno, entrando comodamente nella sacca morbida fornita in confezione. Inoltre, sarà possibile farli ruotare di 90 gradi, in modo che quando sono portate al collo, l’ingombro sia minimo, facendo appoggiare “di piatto” i due padiglioni sulle clavicole. (per chi non è esperto di anatomia c’è una foto sotto).

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In confezione troverete anche un cavetto in corda USB/MicroUSB per la ricarica, e un cordino (un po’ corto) jack-jack per collegare le cuffie e usarle senza il BT (cambia poco comunque in termini di qualità sonora).

Il collegamento Bluetooth avviene con un’ottima stabilità (non conosciamo la versione del BT) e la qualità della trasmissione in termini di suono e latenza è ottima.
Con dispositivi compatibili potrete sfruttare anche la trasmissione Qualcomm aptX, inoltre vale la pena sottolineare che le cuffie sono dotate di microfono, potrete quindi sfruttarle per le chiamate, anche se la chiarezza percepita dal vostro interlocutore sarà appena sufficiente.

Un vantaggio importante della CLAM ANC è l’autonomia, dichiarata è di 35 ore di ascolto e più o meno ci siamo (non abbiamo fatto un calcolo al minuto), dipende comunque dal volume e soprattutto dall’attivazione o meno della cancellazione del rumore.
Attenzione perché il selettore ANC rimane attivo anche quando spegnete le cuffie e ci è capitato di dimenticarlo attaccato per poi trovare le cuffie scariche al successivo utilizzo.
C’è un minimo di drain in standby, circa il 10% in una settimana, nulla di drammatico quindi.

Parliamo di audio, il vero punto cruciale per un paio di cuffie che si propongono con la scritta ANC nel nome.

Sono cuffie praticamente circumaurali, con due driver da 40 mm. Queste due caratteristiche dovrebbero farvi risuonare una caratteristica ben precisa.
Suonano bene quando il volume viene spinto un po’, tenendo bassa la pressione sonora non potrete coglierne appieno le potenzialità.

Quando lo switch ANC è su Off, il suono è un po’ scarico, con un minimo di eco e quell’effetto “sala da concerto” che deriva da un’equalizzazione piatta, questo carattere si palesa soprattutto con volumi bassi. Probabilmente i driver dinamici sono poco precisi a basse intensità, non a caso appena superiamo il 30-40% del volume, la qualità si impenna e gli emettitori cominciano ad entrare nel loro range di massima resa, dandovi davvero grandi soddisfazioni.

I bassi sono corposi, le frequenze medie chiare e gli alti ben percepibili anche se un po’ soffocati. Non sono cuffie analitiche, ma il suono rivela un lavoro complesso sull’equalizzazione, che punta a mascherare i limiti hardware e a fornire una buona godibilità, con separazione perfetta tra strumenti e voce, quasi come se il suono arrivasse da due canali distinti.

Insomma, hanno la loro caratterizzazione, sono ben riconoscibili rispetto ad altre cuffie anche più costose che hanno un’impronta sonora molto standard.
Usandole senza ANC, l’isolamento è comunque efficace e vi permette di rimanere a contatto con il mondo esterno, cosa comunque importante se vi state muovendo per strada.

Attivando la cancellazione del rumore, che tra l’altro si può sfruttare anche a cuffie spente o senza la riproduzione di audio, c’è un po’ quell’effetto vuoto d’aria inizialmente, ma nulla di problematico.
Il rumore viene elaborato abbastanza bene, specialmente il vociare confuso di una stazione ferroviaria o di un centro commerciale e luoghi molto affollati.
Se è la prima volta che usate cuffie con ANC rimarrete stupiti e vi sembrerà di entrare in un mondo diverso, con una piacevole sensazione di controllo sul mondo che sembra andare a rallentatore.

Venendo più a considerazioni tecniche, la riduzione del rumore agisce su due fronti: basse frequenze generiche, filtro passa basso su volumi bassi.
In altri termini significa che vengono completamente castrate tutte le frequenze basse confuse, come il rumore di rotolamento che si sente dall’interno dell’abitacolo di un’auto in movimento, oppure il rumore del traffico in lontananza, quello di un motore acceso, il suono confuso di un centro commerciale o di una palestra.
Vengono poi eliminati tutti i suoni leggeri, di sottofondo e poco distinguibili, non certo un filtro raffinato, perché agisce su tutto lo spettro di frequenza eliminando anche alcune sfumature della musica.

La conseguenza dell’attivazione dello switch ANC è un’immediata riduzione del volume e la sensazione che alla musica che state ascoltando manchi qualcosa, tutto ciò si risolve alzando molto il volume e a quel punto l’audio sarà davvero pulito e piacevole, preciso su tutte le frequenze a privo di quel piccolo eco che invece è presente senza ANC attivato.
La differenza con cuffie con ANC di fascia più alta è perciò identificabile in due aspetti, il primo è la precisione del suono rispetto al volume di ascolto, queste CLAM soffrono a volume basso, la seconda è l’accuratezza del filtro ANC, dove con driver costosi non si verificano né la riduzione della pressione sonora, né l’eliminazione di alcune sfumature della musica.

In generale ci sentiamo di consigliarvi senza remore queste CLAM ANC, a 149 Euro offrono un buon compromesso tra tutto e costituiscono un ottimo strumento per l’ascolto di musica senza troppi fronzoli, sono pratiche e hanno un’ottima autonomia che vale da sola il prezzo del biglietto.

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WeLoop Neo: GPS e schermo a colori, si fa sul serio

Torniamo a parlarvi di una smartband, e lo facciamo con un prodotto che è una vera chicca, tanto che la Xiaomi Mi Band 3 può correre.
Costa poco più di 60 Euro ma integra un sensore cardio, un GPS e un altimetro barometrico, tre caratteristiche che la rendono immediatamente molto interessante per gli sportivi.

Rispetto ad un classico braccialetto intelligente, la WeLoop Neo ha specifiche superiori e nonostante costi circa il doppio di una MiBand 3, riesce a convincere decisamente di più, specialmente per il monitoraggio dell’attività fisica e dello stato di salute.

Esteticamente è semplice, con un design leggermente curvo e grande cura delle rifiniture. E’ discreta, nulla di speciale ma decisamente adatta a qualunque outfit e situazione, si può indossare giorno e notte dimenticandosene, grazie ai materiali di ottima qualità con cui è stata realizzata.
Un risvolto positivo dell’avere un cinturino di qualità, è che potrete stringerlo un po’ più del solito durante lo sport senza fastidio e ciò permetterà di aumentare notevolmente la precisione del lettore ottico di battito cardiaco.
Il cinturino si può rimuovere con un po’ di difficoltà, scopre un connettore maschio USB per la ricarica, vi capiterà comunque poco di doverla ricaricare, mediamente ogni 15 giorni con un utilizzo normale e un paio d’ore di GPS alla settimana.

Con utilizzo continuo in HR e GPS si arriva a una decina di ore, comunque abbastanza per la categoria e visti i tanti sensori con cui è equipaggiata.

  • GPS
  • Altimetro barometrico
  • sensore cardio
  • batteria da 120 mAh
  • accelerometro a 9 assi
  • giroscopio

Lo schermo è un pannello LCD IPS a colori transreflective con risoluzione 144 x 72 pixel, si vede quindi perfettamente sotto il sole, mentre di sera si affida ad una retroilluminazione che abbassa molto i contrasti.
La qualità costruttiva della capsula è ottima, è in alluminio, con solo la parte inferiore centrale in plastica, dove è incastonato il lettore ottico di battito, leggermente sporgente.
La band è resistente all’acqua fino alla pressione di 3 ATM, si può quindi tranquillamente usare in piscina (al mare c’è sempre il problema della salinità dell’acqua).
Sul lato destro c’è un piccolo pulsante che serve per interagire con il sistema, confermare, mettere in pausa e terminare una sessione sportiva.

L’unico vero difetto della band è la sensibilità del touch che lascia un po’ a desiderare, ciò rende un po’ difficoltoso il check dei dati durante l’attività sportiva, forse un tastino in più avrebbe fatto comodo.

La Weloop Neo porta anche le notifiche al polso in maniera molto basilare, il testo scorrerà ma lo schermo è troppo piccolo per poter davvero leggere messaggi e mail, va bene per essere avvertiti magari con telefono silenzioso o per avere un’indicazione al volo della notifica che abbiamo appena ricevuto.
Possiamo poi vedere le previsioni meteo, data e ora e lo schermo si attiverà con una semplice rotazione del polso.
Inoltre sarà possibile impostare una sveglia, diversa da quella presente sullo smartphone accoppiato e un promemoria testuale.

Il vero cuore del prodotto sono le attività di monitoraggio, passi, calorie, qualità del sonno, battito cardiaco.
Scorrendo le schermate dello schermo potrete visionare il battito in real time, controllare una bussola, leggere le statistiche sul battito, controllare la musica in riproduzione sullo smartphone e misurare il tempo con un cronometro (con conteggio giri).

Per quanto riguarda l’attività sportiva potremo scegliere tra bici, corsa, camminata, tapis roulant, nuoto e pesi. Per ogni sport, poi, ci saranno statistiche dettagliate (velocità, cadenza contatore di bracciate/passi). Il tutto verrà poi organizzato in modo estremamente chiaro e completo all’interno dell’app WeLoop (Android e iOS).
La precisione del monitoraggio è risultata oltre le aspettative, ottimo il GPS che è velocissimo nel fix e accurato nel tracking, buono anche il cardio, che non è certo a livello di un vero e proprio sportwatch, ma nel contempo è decisamente più preciso di una MiBand 3, per esempio.

Insomma, la Neo è un nuovo gran bel prodotto da parte di Weloop, dopo Hey 3S di cui vi abbiamo già raccontato nella recensione, un marchio che si conferma affidabile e capace di impacchettare prodotti di grande qualità, consigliatissimo!

Potete acquistare Weloop Neo su GeekMall a 63 Euro