Nuove conferme circa i risultati dei benchmark truccati da parte di OPPO ci arrivano grazie ad un ulteriore ricerca effettuata da un team dedicato.

Qualche settimana fa l’accusa era arrivata già da TECH2, che aveva effettuato dei test con una versione privata di 3DMark, portando alla luce come diversi smartphone Huawei OPPO spingessero al massimo sull’acceleratore del processore quando veniva rilevata la presenza di un applicazione di test benchmark.

Nella giornata di ieri un altro team di ricerca, ULBenchmarks, ha dichiarato che OPPO ha barato con i test di due suoi smartphone, per la precisione OPPO Find X e OPPO F7. Come per TECH2, anche questo team ha confermato che gli smartphone baravano nel momento in cui veniva rilevata la presenza di un’applicazione di test benchmark.

Utilizzando una versione privata di 3DMark, infatti, i risultati ottenuti sono stati inferiori del 41% rispetto ai dati dichiarati dal produttore in fase di pubblicizzazione. OPPO Find X, che era stato messo nella lista dal sito in questione come quarto smartphone più veloce, è stato rimosso assieme a OPPO F7.

In risposta alle accuse di ULBenchmarks, OPPO ha dichiarato che quando l’utente avvia applicazioni pesanti che richiedono un grande uso di risorse, il processore comincia a girare alla massima velocità per offrire la miglior fluidità. Nel caso di applicazioni non conosciute, il sistema adotta un metodo di risparmio energetico per non limitare l’esperienza utente.