In questi giorni si fa un gran parlare di produttori cinesi che raccoglierebbero i dati all’insaputa dei clienti per inoltrarli a server in patria. Senza entrare nel merito vogliamo condividere con voi i risultati di una ricerca effettuata da Christopher Moore, che ha analizzato una serie di pacchetti inviati dal suo OnePlus 2 verso l’indirizzo open.oneplus.net.

La prima constatazione è stata che per trasmettere i dati è stata utilizzata una codifica Base64, che permette a chiunque sia in grado di intercettare il pacchetto di accedere alle informazioni in esso contenute. Una prima analisi del contenuto dei pacchetti inviati non ha mostrato niente di anomalo, con elementi di debug e informazioni sui riavvii anomali del sistema e delle app.

Insieme a queste informazioni erano presenti dati anomali, legati agli orari di accensione e spegnimento del dispositivo. Ecco dunque che un’analisi più approfondita dei dati ha evidenziato una maggiore quantità di informazioni, come il codice IMEI, il MAC address, il numero di telefono e il nome della rete WiFi alla quale lo smartphone è collegato.

La raccolta dati non si è fermata qui, visto che sono stati raccolti dati relativi agli orari di apertura e chiusura delle app e in alcuni casi anche ad attività svolte al loro interno, come l’attivazione del WiFi, l’apertura di una nuova scheda su Chrome e altro ancora.

Abbiamo contattato OnePlus per ottenere una dichiarazione ufficiale in merito a questa presunta intromissione nelle vite dei propri utenti e questa è la posizione del produttore cinese:

Trasmettiamo in maniera sicura dati tramite due flussi su HTTPS a un server Amazon. Il primo flusso riguarda l’analisi dei dati di utilizzo, che raccogliamo per consentire una perfetta regolazione del nostro software in base al comportamento dell’utente. Questa trasmissione dell’attività di utilizzo può essere disattivata andando su ‘Settings’ -> ‘Advanced’ -> ‘Join program experience’. Il secondo flusso riguarda le informazioni del dispositivo che raccogliamo per fornire un migliore supporto post-vendita.””

Niente di anomalo dunque, ma solo informazioni raccolte per fornire un’esperienza migliore ai propri utenti e garantire un sistema sempre perfettamente a punto. Sembra dunque che possiate dormire sonni tranquilli, i vostri dati sono gestiti da OnePlus nel pieno rispetto della vostra privacy.