Nubia RedMagic 5G è uno degli smartphone da gaming più economici attualmente presenti sul mercato, nonostante la presenza di un comparto hardware al top in grado di offrire prestazioni di altissimo livello. In queste ore l’ultima fatica di Nubia finisce sotto la lente di ingrandimento di JerryRigEverything che, fra le tante cose, ci permette anche di scoprire in dettaglio come funziona il particolare sistema di raffreddamento attivo dello smartphone da gaming.

Ecco la ventola di raffreddamento

La rimozione del pannello posteriore in vetro avviene come per tutti gli altri smartphone presenti in circolazione, ovvero tramite un po’ di forza e l’utilizzo di una pistola termica. Una volta ammorbidita la colla presente fra il telaio e la back cover, ecco che appare il particolare sistema di raffreddamento attivo.

La piccola ventola integrata nella porzione superiore sinistra dello smartphone è collegata ad un canale di areazione in metallo che immette aria dall’esterno verso l’interno per raffreddare i componenti interni. La compagnia dichiara che la ventola di raffreddamento dovrebbe garantire almeno 30 mila ore di funzionamento, il che suona come un bel traguardo per chi è solito passare molte ore al telefono per giocare.

Rimuovendo la protezione in plastica è possibile notare la presenza di pasta termica nella regione subito di fianco la ventola di raffreddamento, ovvero dove trova posto il processore Qualcomm Snapdragon 865. La scheda madre funge da scheletro su cui poggia il sistema di tre lenti dello smartphone, ma la particolarità del componente riguarda il sistema di dissipazione del calore utilizzato da Nubia.

Infatti, per mantenere la temperatura in un range in grado di non arrecare danni alla circuteria interna, gli ingegneria Nubia hanno inserito diversi livelli di dissipazione del calore per la scheda madre. Essa presenta un sottile foglio di rame, pasta termica, alluminio e il sistema di ventilazione.

Purtroppo la quantità di colla presente al di sotto della batteria non permette una rimozione facile della stessa, causando molto probabilmente la distruzione completa del componente se si cerca di rimuoverla per conto proprio. Un brutto passo falso per Nubia RedMagic 5G, soprattutto considerando il grande lavoro di ingegno per quanto riguarda il raffreddamento attivo.

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