Purtroppo il problema delle bufale è che non vanno mai fuori moda. Chi è solito condividerle opera sempre la stessa strategia: una volta arrivato il picco di condivisione, rilegarle al dimenticatoio per diversi mesi prima di farle sbocciare nuovamente.

WhatsApp, proprio come altri servizi molto popolari, è molto spesso preso di mira da chi si diverte a condividere informazioni (bufale) senza alcun fondamento di verità. In queste ore sta tornando in auge la classica bufala che vede WhatsApp in procinto di attivare un abbonamento mensile, ad eccezione di chi condivide il messaggio con “almeno una dozzina di persone”.

WhatsApp è e sarà sempre un servizio gratuito

Come sempre il nostro consiglio è quello di non credere assolutamente ad informazioni di questo tipo. Scovare questo genere di bufale è piuttosto semplice, un po’ come le classiche email di phishing. Il messaggio che gira maggiormente ha il seguente testo: “WHATSAPP torna a pagamento: il costo è di 0,01 euro a messaggio, oppure un euro al mese. Per non pagare l’abbonamento mensile bisogna inviare il messaggio ad almeno una dozzina di persona“.

In questo caso è possibile notare l’utilizzo di un italiano piuttosto basilare, con l’utilizzo del nome “WHATSAPP” invece di WhatsApp, il nome reale dell’applicazione.

Nel caso in cui il tarlo del dubbio non dovesse abbandonarti neppure dopo aver seguito questi semplici passi per scovare una bufala, puoi contattarci sul nostro gruppo Facebook ufficiale ed entrare in contatto con la nostra user base.