Negli ultimi mesi stanno crescendo in maniera esponenziale le segnalazioni di vulnerabilità e generici problemi di sicurezza che affliggono le varie versioni di Android. Nel corso del recente Google I/O 2016 gli sviluppatori hanno messo la sicurezza al primo posto tra i principali problemi legati allo sviluppo sul robottino verde.

Il grosso problema, e qui torniamo all’annosa questione della frammentazione di Android, è la lentezza con cui le patch di sicurezza vengono rilasciate dai vari produttori, che il più delle volte si limitano ad aggiornare solamente i top di gamma, dimenticandosi di avere prodotto alcune decine, se non centinaia, di smartphone diversi.

La situazione sembra ancora così ingarbugliata che i ricercatori affermano senza alcun dubbio che le scelte migliori restano gli smartphone Nexus e quelli prodotti da Samsung. Ne è una prova lampante la recente vulnerabilità legata ai dispositivi con chipset Qualcomm, che non riguarda i dispositivi che hanno già ricevuto le patch di sicurezza del mese di maggio.

Secondo alcune stime il 57% dei dispositivi interessati non ha ancora ricevuto quella patch a due mesi di distanza, lasciando potenzialmente a rischio milioni di utenti. Alcuni test hanno confermato che da gennaio ad oggi solo i terminali Nexus e i più recenti smartphone della serie Samsung Galaxy hanno ricevuto importanti miglioramenti sul fronte della sicurezza. In virtù di queste conclusioni i ricercatori consigliano di utilizzare uno di questi dispositivi per dormire sonni tranquilli.

Lascerete il vostro amato smartphone per aumentare la sicurezza o pensate che l’allarmismo sia ingiustificato? Alla fine la maggior parte delle vulnerabilità porta a potenziali rischi che potrebbero non verificarsi mai. Fateci sapere le vostre opinioni nel box dei commenti.