Uno dei più grandi problemi per gli operatori telefonici in questi ultimi anni è riuscire a sostenere i costi imposti dall’utilizzo sempre più elevato di applicazioni per la messaggistica che rimpiazzano i classici SMS. Con i ricavi che si assottigliano sempre più, lasciando molti meno margini di manovra, la situazione in Italia è critica.

Si era ipotizzato in più di un’occasione di imporre una “tassa” agli OTT (Over-The-Top), ovvero tutti quegli operatori di mercato che impiegano i servizi degli operatori telefonici per offrire i propri prodotti ma non pagano alcunché per farlo. Gli esempi sono molteplici: per farne uno simbolico, WhatsApp utilizza le reti degli operatori telefonici senza pagarli pur essendo in diretta concorrenza con loro.

Per cercare di tenere le cose “in casa”, Vodafone ha lanciato Message+, un’applicazione che si propone come un’alternativa ai nomi più noti. Il principale difetto di Message+ è la compatibilità con i soli smartphone con una SIM Vodafone.

Message+ è, in un certo senso, molto simile a Hangout: si tratta di un’applicazione che permette di inviare sia SMS classici che messaggi via Internet, nel caso in cui anche il contatto cui si sta inviando il messaggio disponga di Message+. In caso contrario, verrà inviato un canonico SMS.

Come molte altre applicazioni di questo tipo, anche in questo caso Vodafone carica sui suoi server la rubrica presente sul dispositivo per poter connettere automaticamente tutti i contatti che utilizzano il servizio.  Vengono anche raccolte delle statistiche di utilizzo del dispositivo ed alcune informazioni non personali.

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