La versione gratuita di Spotify include annunci audio che non possono essere bypassati e, naturalmente, gli sviluppatori hanno trovato vari modi nel corso degli anni per aggirarli.

Il team di Spotify è diventato molto più aggressivo nei confronti dei software ad blocker nel corso dell’ultimo anno e pare che sia intenzionato ad adottare misure ancora più drastiche.

Spotify ha recentemente aggiornato le sue regole sui termini di servizio, dalle quali si evince che ora sono esplicitamente proibiti strumenti che “aggirano o bloccano pubblicità nel servizio oppure creano o distribuiscono strumenti progettati per bloccare la pubblicità”.

In sostanza, i nuovi termini consentono a Spotify di bannare qualsiasi account trovato ad utilizzare sistemi capaci di bloccare gli annunci anche se non è chiaro se la società darà preventivamente eventuali avvertimenti.

Il servizio rileva già se vengono utilizzati strumenti di blocco degli annunci e disattiva temporaneamente gli account finché l’utente non rimuove il software incriminato. Le nuove regole entrano in vigore venerdì 1 marzo 2019.